Immaginate ora cosa succederebbe nelle aziende migliori al mondo, se queste fossero gestite da incapaci e incompetenti come sono gestite le scuole del “Regno” d’Italia.
Per rendersene conto basta andare sul sito del Miur e leggere quanti pubblici proclami: vari Tar, vari Consigli di Stato, Giudici del lavoro di tutto il Regno d’Italia, quanti ricorsi ogni mattina notificano all’“azienda MIUR”!
Quindi sommiamo: tutte le condanne, tutti i risarcimenti a carico dell’”azienda MIUR” riconosciuti a vari ricorsisti, la presenza di gravi irregolarità nella gestione o nell’amministrazione, la violazioni gravi o reiterate di norme di legge o regolamentari o di disposizioni dettate nel pubblico interesse, e ancora la non conformità dell’attività esercitata rispetto al fine istituzionale o all’interesse generale… (proggettifici, diplomifici, badantifici) questa è la mia opinione dopo aver girato per 4 provincia d’Italia e lavorato in più di dieci scuole per ogni provincia da oltre 15 anni, se fosse un altro ente sarebbe già in liquidazione coatta amministrativa… manca solo lo stato di insolvenza… che si evita tutti gli anni grazie al fatto che si obbligano le famiglie a fare un versamento a scuola… “volontario”! Ma non siamo molto lontani da questa data, da quest’evento, infatti, quest’ anno ci siamo andati vicino… vedi migliaia di docenti ancora da retribuire, si veda la nota della provincia di Brindisi che obbliga le scuole superiori a subentrare entro il 31 marzo, cioè a fare la voltura nei contratti delle bollette, luce, gas, fogne e acqua…
Polemiche sterili sulle “bocciature o sull’incapacità dei docenti a “stimolare” gli alunni”… io rispondo con un proverbio inglese ripetuto da Keynes“Si può portare il cavallo alla fontana, ma non lo si può convincere a bere se no ha sete”, … sete di istruzione, di conoscenza, di erudizione!…
Insegnanti incapaci o delinquenti, maltrattatori, falsificatori, violenti, istigatori e chi più ne ha più ne metta! il capro espiatorio è l’insegnante!
Ora qualche dirigente scolastico e qualche sottospecie di consulente educativo si mettono a scrivere su i siti sulla sterile polemica delle bocciature, ed in particolare che se ciò avviene è COLPA del metodo sbagliato d’insegnamento e il “pseudo” dirigente ci cambia pure il nome, da oggi non siamo più docenti ma dei facilitatori! Ma che cosa significa “facilitatori”? Sono come i “potenziatori”? Ed allora, un fracco di risate! per tutti voi! Ma se “il metodo di insegnamento è inadeguato”? perché non ce l’ho insegni tu? il metodo migliore!
Altro che facilitatori o/e potenziatori. Ma andate a raccogliere ortiche! voi dirigenti scolastici incapaci e incompetenti, e Ministri dell’”insegnamento” improvvisato! a mio pare non avete letto neanche un rigo di un libro di scienze dell’educazione o di didattica!… State lì a criticare ad applicare servilmente ciò che il capo gerarchico vi obbliga senza nessuna autodeterminazione, senza nessuna logica o razionalità!… senza alcun rispetto delle norme giuridiche… non faccio una lista, basta vedere le condanne subite dal MIUR, se le norme venissero applicate correttamente dal Miur Leviatano, non ci sarebbero ricorsi… o mi sbaglio?… Non credo proprio di sbagliarmi, anzi mi sa che ciò ragione al 100%, tanto quanto la mia mancanza di modestia e umiltà!..
No facilitatori, no potenziatori, no coordinatori, no supportatori, no coadiuvatori, no collaboratori!
Io sono un docente, che da latino significa: faccio sapere, insegno; quindi insegante, che significa: lasciare il segno, forgiare, plasmare, cosa? la mente, quindi creare, dare una forma mentis agli alunni, al di là delle conoscenze trasmesse, quindi andare oltre, cioè educare!…