I lettori ci scrivono

La scuola, gli esami, le famiglie: no a livellamento verso il basso

La riforma degli Esami di Stato del Primo Ciclo d’Istruzione dequalifica ancora di più l’istruzione in Italia e mortifica il prestigio sociale dei docenti perché un alunno che riporta diverse insufficienze gravi in più discipline può essere ammesso a sostenere l’Esame di Stato.

Questo status quo va a discapito di quegli studenti capaci e volenterosi che hanno sempre studiato, si sono sempre applicati i quali si troveranno anche loro a non studiare più tanto serve poco, perché si è promossi ugualmente.

Questa operazione di ammissione agli Esami di Stato del I Ciclo d’Istruzione produrrà soltanto un ulteriore livellamento verso il basso. No. Non si può affatto tollerare una cosa del genere. Già gli insegnanti dal punto di vista sociale non sono considerati dalle famiglie e dagli alunni, ora si aggiungono anche queste riforme che remano contro il buon senso.. Le famiglie dovrebbero un attimo aprire gli occhi e vedere quale futuro la scuola italiana riserva ai loro figli.

Dovrebbero avere, inoltre, il coraggio e la bontà di collaborare di più con i docenti, non presentarsi a scuola solo per protestare e mettere di continuo in discussione l’operato dei docenti che veramente, con stipendi magri, fanno di tutto per inculcare nelle nuove generazioni quei valori, quei sentimenti, quell’amore per il sapere e la conoscenza che i nostri padri ci hanno tramandato.

Mario Bocola

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