Nella storica trasmissione Rai, Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa, nella puntata di mercoledì 5 aprile si è parlato ampiamente di scuola, alla presenza di alcuni docenti e giornalisti e del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
La giornalista Concita Borelli lancia una provocazione: “La scuola ha ancora un senso? Non significa levare importanza o autorevolezza alla scuola, però se i ragazzi reagiscono così, non è perché siano più cattivi rispetto a noi che ai nostri tempi avevamo un timore reverenziale nei confronti dei docenti. I ragazzi oggi riconoscono altri modelli, altre autorevolezze e altre autorità. Non è il caso di ripensare? Io ci credo molto a questo modello del docente tutor, ma mi sembra un po’ Achille e la tartaruga, il ragazzo non ce la fa, noi lo rincorriamo. E se noi inserissimo a scuola l’argomento social, web, la didattica a distanza? I ragazzi seguono. Molti liceali seguono sul web lezioni di professori universitari e si incantano. Non è il caso che la scuola cambi?”
Valditara risponde: “Io credo che non dobbiamo mai dimenticare il rapporto con il libro, con la carta e il confronto con l’autore. Io sono d’accordo nell’educare i ragazzi alla cittadinanza digitale. Noi investiamo ben 2 miliardi e 100 milioni di euro in questo. Ma dobbiamo essere molto equilibrati: un conto è la lezione a distanza, sarebbe bello poter collegare un luminare di Harward con una lezione di fisica all’interno di un nostro liceo scientifico, e questa è la vera sfida che noi dobbiamo saper raccogliere. Un altro, invece, è il ripercorrere l’esempio della didattica a distanza che ha impedito la socializzazione. C’è stato un gap molto profondo segnato dal Covid, dall’isolamento, dalla DaD in cui alcuni studenti spegnavano la webcam e facevano altro”.
Valditara: “Noi abbiamo lanciato due iniziative. La prima è quella di mettere a disposizione l’avvocatura dello Stato a favore del personale della scuola aggredito. Io credo che non sia giusto che un docente, un dirigente venga lasciato solo, è invece corretto che lo Stato fornisca assistenza legale. Un’altra iniziativa, ancora più forte, è quella di costituirci parte civile nei confronti degli aggressori dei docenti, chiedendo i danni d’immagine. Ritengo che chi picchia un docente o un dirigente crea un danno allo Stato”.
Di recente, dopo la celebre gaffe del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano su Colombo e…
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto alla cerimonia di apertura della Settimana Sociale…
Dalle anticipazioni trasmesse al sindacato Anief da parte del Ministero dell'Istruzione, sarà pubblicato l'8 luglio…
Gonne lunghe, decisamente al di sotto del ginocchio, niente scollature, spalle coperte e pantaloni vietati.…
In questi giorni si fa gran parlare della maturità e della reazione dei genitori di…
Platone e Kant, Aristotele e Socrate sono da escludere dal curriculum della famosa Scuola di studi…