La scuola ha perso la sua funzione sociale, pedagogica, di luogo di istruzione e di formazione delle future generazioni perché si è allontanata dalla didattica, ossia dal perno fondamentale su cui ruota l’istituzione scuola.
Nelle scuole non si fa più didattica e sembra che questa parola stia diventando un tabù.
Ha perfettamente ragione Massimo Recalcati, quando afferma che uno dei problemi della scuola di oggi è quello che nelle classi non si fa più didattica e i docenti sono oppressi per la gran parte del tempo a svolgere mansioni e compiti che esulano del tutto dall’attività didattica.
Non si insegna quasi più, ma si è oberati da tanto lavoro extra che costringe gli insegnanti a non essere educatori e formatori ma semplici e puri “scribacchini”, che devono compilare una montagna di carte e scartoffie, le quali spesso non hanno alcuna ricaduta pedagogica e nessun risvolto nell’azione didattica.
Il motore del processo di insegnamento e apprendimento è solo la didattica e su di essa che la scuola deve tornare a puntare, altrimenti la discesa verso il basso sarà sempre più vertiginosa.
Mario Bocola
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