Il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha richiesto e ottenuto, in sede di assestamento di bilancio 2006, il finanziamento annuale di 1.029.000 euro, per interventi a favore degli alunni ricoverati in ospedale o in regime di day-hospital, ovvero per la “scuola in ospedale”.
Questa iniziativa si rivolge ad alunni sicuramente più bisognosi di attenzione, a causa del loro stato di salute e necessita di una spiccata professionalità da parte degli operatori scolastici, oltre ad un efficace coordinamento tra istituzioni.
Risulta rilevante, percio’,
“ il ruolo degli Uffici Scolastici Regionali, sia al fine di diffondere sul territorio un’opportuna informativa circa l’esistenza e l’organizzazione della “scuola in ospedale”, e del servizio domiciliare, sia per promuovere la costituzione di una rete efficace ed integrata che si faccia carico di rispondere ai bisogni specifici dell’utenza”. Il docente in ospedale esercita una sorta di “funzione ponte” con la scuola di provenienza e con la famiglia, la quale svolge un ruolo importante nei confronti del bambino malato, e pertanto va presa in carico dalla scuola, come risorsa fondamentale per la crescita globale della persona.
Occorre costruire
“un’alleanza terapeutica“, cioè una rete di strutture e servizi che affianchino la famiglia (operatori volontari e professionali, personale sanitario, docenti), ed agiscano in maniera unitaria al fine di soddisfare il diritto alla salute e il diritto all’istruzione.
Sul sito Internet dell’Istruzione,
www.istruzione.it , è presente un’area tematica dedicata all’argomento.