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La scuola italiana è diventata uno zoo

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La scuola è diventata uno zoo, in quanto non si capisce più nulla e man mano che passano gli anni sta progressivamente perdendo la sua funzione di essere un’istituzione cardine per la crescita culturale e civile di una Nazione.

Legata ancora ad una noiosa burocrazia, in un’epoca di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, non riesce purtroppo a slegarsi dai lacci e lacciuoli che la tengono prigioniera delle “carte” perché sguazza ancora nel mare magnum delle leggi, codici e codicilli che, quasi sempre, sono antitetici e contrapposti tra loro.

La scuola è diventata uno zoo perché ci sono alcune “pesanti” questioni che da anni non si riescono a risolvere. È il problema delle classi pollaio, cioè delle classi che presentano un numero elevato di alunni in aula assiepati in pochi metri di spazio, in barba alle più elementari norme che violano la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le classi pollaio, ovviamente, generano situazioni paradossali all’interno delle istituzioni scolastiche con docenti con i nervi a fior di pelle che escono dalle aule imbufaliti ed esasperati per l’elevato grado di maleducazione degli studenti che non hanno più il pur minimo rispetto per la figura dell’insegnante.

A ciò si aggiungono le incomprensioni e i contrasti di “gelosia professionale” che vedono, sovente, litigare i docenti tra di loro per un nonnulla. Questa condizione, ovviamente, è stata ulteriormente aggravata, con l’introduzione del “bonus” premiale previsto dalla legge della “Buona Scuola”, che, di fatto, ha acuito i contrasti tra i docenti mettendoli l’uno contro l’altro.

La scuola è diventata un zoo perché negli ultimi anni è stata interessata da una serie di riforme, una antitetica all’altra, che ne hanno scardinato l’impianto normativo senza addivenire ad un organico e strutturale progetto di cambiamento del sistema d’istruzione italiano. La scuola era una banderuola sballottata ai quattro venti dall’avvicendamento dei Ministri che si alternavano nei vari Governi della Repubblica e che imponevano un personale progetto di riforma.

La scuola è diventata uno zoo perché vede contrapposti i Dirigenti Scolastici contro i docenti, in un’eterna lotta tra cani e gatti. Ed anche questo problema è stato purtroppo generato dalle storture della Legge 107 che ha dato eccessivo potere decisionale ai DS, alimentato dall’istituto della “Chiamata diretta” che tuttora si sta faticosamente tentando di abrogare.

Ovviamente il potere decisionale dei Dirigenti scolastici ha frantumato i rapporti di buon senso e di umanità che, un tempo, albergavano all’interno delle istituzioni scolastici tra presidi e docenti. La scuola è diventata uno zoo perché sono venuti meno i cardini fondamentali del rispetto tra le persone, perché si sono frantumate le regole della convivenza civile e perché tutta la società si è imbastardita ed è divenuta più individualista e vede gli altri come “persone” da distruggere, annientare.

Quindi homo homini lupus, asseriva il commediografo latino Plauto, oggi sempre più aggressivo e, ahimè, molto veritiero.

 

Mario Bocola