"Noi dobbiamo fare moltissimo per la formazione: lo dobbiamo fare nella scuola e attraverso i processi che riguardano la formazione in senso stretto – ha detto il Presidente del Consiglio Giuliano Amato nel suo discorso alla Camera dei Deputati il 28 aprile. Abbiamo varato una poderosa riforma della scuola che finalmente, dopo decine e decine di anni, ha riportato il sistema scolastico alle esigenze del mondo moderno“.
“A questo punto – ha continuato Amato – su questa base, dovremo dare concretamente agli insegnanti, in primo luogo, quella formazione di cui hanno bisogno rispetto alle tecnologie e alle ragioni del nuovo mondo. Dobbiamo rendere la scuola – primaria e secondaria – e il sistema universitario capaci di dare all’Italia quelle competenze che permettono di coprire posti di lavoro che non possiamo coprire perché non abbiamo le persone".
"E’ una cosa terribile -ha detto ancora il Presidente del Consiglio – in un Paese con tanta disoccupazione intellettuale dover andare a cercare tecnici in Paesi diversi dall’Italia perché noi ancora non li abbiamo preparati con la nostra formazione superiore. Ma naturalmente ciò non riguarda soltanto i posti relativi alle mansioni superiori, ma anche le migliaia e migliaia di posti di lavoro possibile per coloro che non saranno mai ingegneri hi-tech o addetti al software. Vi sono tanti posti di lavoro a cui si può formare: vi sono nella logistica, vi sono nella distribuzione, vi sono nell’ambiente e in quel gigantesco patrimonio che è il nostro patrimonio culturale, che ha avuto in questi anni una profonda valorizzazione: io sono grato al ministro Meandri – ha concluso il Presidente del Consiglio – per quello che ha fatto quando ero suo collega Ministro e per quello che potrà continuare a fare. In quel settore vi è un patrimonio artistico, ma che è anche sociale, perché è un potenziale di posti di lavoro".