Le somme da destinare ai docenti e al personale Ata in vista del rinnovo del contratto di lavoro copriranno il tasso d’inflazione programmata, fissato nell’ordine dell’1,7 per cento. La contrattazione integrativa, invece, potrà contare su di un ulteriore incremento dello 0,5 per cento.
Per contro, i dirigenti scolastici otterranno incrementi retributivi di 28 milioni all’anno, già dal 2002, ai quali si aggiungeranno altri 4 milioni nel 2003 ed altri 4 milioni nel 2004. Il tutto con un incremento medio, a regime, che si aggirerà intorno ai 36 milioni.
E’ quanto prevede l’articolo 9 della legge finanziaria di quest’anno, che fissa le somme da destinare alla contrattazione collettiva nazionale e integrativa.
Ma non è tutto. L’articolo 13 della stessa legge, infatti, introduce anche grandi novità per quanto concerne il monte ore obbligatorio di insegnamento settimanale. In particolare è prevista l’abolizione delle cosiddette "ore a disposizione" con relativa trasformazione delle cattedre in posti orario. In altri termini, i docenti dovranno coprire la prestazione contrattuale di insegnamento con ore di lezione, senza poter usufruire di ore destinate ad altri scopi. E’ il caso, ad esempio, dei docenti delle scuole medie a tempo prolungato e di alcune tipologie di docenti delle scuole superiori. E’ prevista, inoltre, la cessazione dell’obbligo di coprire gli spezzoni residuali facendo ricorso ai supplenti, con relativo obbligo, da parte dei docenti titolari, di adempiere a tale incombenza.
Una novità importante interesserà anche gli esami di maturità. A partire dalla prossima sessione, infatti, le commissioni saranno composte da soli membri interni, con l’aggiunta di un presidente esterno. Il dispositivo prevede, inoltre, l’abrogazione delle norme che fissavano l’attribuzione dei compensi ai commissari d’esame.