Alunni

La scuola non è un’azienda, studenti in piazza il 15 novembre: “Valditara ci ignora e il Governo Meloni ci reprime”

Il prossimo 15 novembre tanti studenti si ritroveranno nelle piazze italiane per chiedere una scuola più di qualità: lo protesta rientra nella giornata internazionale dello studente, ma vuole anche rappresentare un segnale contro la politica del Governo Meloni in ambito di Istruzione pubblica. Ad annunciare la protesta di piazza sono i giovani dell’Unione Degli Studenti, che assieme alle associazioni universitarie Link e Rete della Conoscenza stanno già organizzando l’evento.

“Nonostante le numerosissime richieste di incontro e momenti di mobilitazione – sostengono le associazioni – il ministro dell’istruzione Valditara continua ad ignorare le studentesse e gli studenti: non accettiamo più che le nostre proposte e richieste vengano ignorate dalla politica, pretendiamo un’immediata convocazione del Forum delle Associazioni Studentesche”.

Riferendosi anche ai fatti accaduti Pisa lo scorso mese di febbraio, le associazioni sostengono che “a due anni dall’insediamento della presidente Meloni e del ministro Valditara la scuola è sempre più repressiva verso il dissenso e sempre più simile ad un’azienda”.

Per questi motivi, spiegano, tanti giovani scenderanno “in piazza il 15 novembre” e lo faranno “per portare all’attenzione della politica e del paese tutto, le richieste degli studenti. Ribadiamo che l’istruzione non si merita, è un diritto di base che rivendichiamo con forza”.

I giovani delle associazioni studentesche tengono infine e dire che “dalle assemblee nelle scuole e nelle città” hanno “costruito una proposta di cambiamento dal basso per il nostro paese e il 15 novembre saremo nelle piazze di tutta Italia per gridare che abbiamo diritto a luoghi della formazione migliori e ad un futuro dignitoso e stabile: abbattiamo la scuola del merito, riprendiamoci i nostri diritti!”, concludono i giovani in rotta di collisione con le attuali politiche scolastiche.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024