Politica scolastica

La scuola non impartisce competenze, si torni alla didattica delle conoscenze

Basta con l’utilitarismo e l’economicismo nelle scuole, veicolati fin dall’asilo col mantra dell’autoimprenditorialità, al fine di imporre un processo globale di trasformazione manageriale del mondo che parte dai banchi di scuola: con questo obiettivo, l’associazione nazionale “Per la scuola della Repubblica” ha predisposto una serie di incontri in varie città d’Italia, rilanciando in tal modo i temi dell’Appello per la Scuola Pubblica.

L’appello di dieci mesi fa

Dieci mesi fa, nel dicembre 2017, fu diffuso l’Appello: Un documento sulla scuola e sull’istruzione da leggere, pensare e sottoscrivere, redatto da otto insegnanti impegnati nella difesa della Scuola della Costituzione, che secondo i sui redattori è stata drammaticamente compromessa dalla Legge 107/2015.

Gli aderenti all’associazione chiedevano l’apertura di un ampio dibattito tra Governo, Scuola di base, organizzazioni sindacali, cittadinanza.

“In dieci mesi – dice ora Anna Angelucci, docente di Italiano e Latino e presidente del Comitato nazionale “Per la Scuola della Repubblica” – l’Appello ha raccolto decine di migliaia di firme, concordi nell’attribuire alla Scuola un valore politico cruciale per il destino del nostro Paese”.

“Un documento sempre attuale”

“È un documento – continua – di straordinaria attualità, articolato su sette temi-cardine: conoscenze vs competenze; innovazione didattica e tecnologie digitali; lezione vs attività laboratoriale; scuola e lavoro; metrica dell’educazione e della ricerca; valutazione del singolo, valutazione di sistema; inclusione e dispersione”.

“Al centro della riflessione pone una questione fondamentale, ineludibile: la destrutturazione della Scuola – continua Angelucci – cui assistiamo da almeno vent’anni e che oggi sta raggiungendo il suo apice ha una natura ideologica e risponde a precise finalità politiche: pratiche educative che vogliano stimolare, attraverso la cultura, la crescita intellettuale e interiore dei giovani sono sempre più marginalizzate; al loro posto, obiettivi formativi intrisi di utilitarismo ed economicismo, veicolati fin dall’asilo col mantra dell’autoimprenditorialità, in un processo globale di trasformazione manageriale del mondo che parte dai banchi di scuola”.

I convegni in programma dal 15 al 27 ottobre: martedì 16 a Roma

Qui di seguito, il programma dei convegni che si svolgeranno nella seconda metà di ottobre in diverse città d’Italia, tutti organizzati dall’associazione nazionale “Per la scuola della Repubblica” per rilanciare i temi dell’Appello e a cui parteciperanno esperti e docenti.

Roma (Liceo Classico “Torquato Tasso”, 16 ottobre), Genova (Dipartimento di Scienze della Formazione, Università di Genova, 26 ottobre), Torino (sala Convegni Hotel Fortino, 15 ottobre), Padova (Sala delle Edicole, Università di Padova, Piazza Capitaniato, 16 ottobre) Bologna (Facoltà di Economia, Università di Bologna, 24 ottobre), Senigallia (Auditorium San Rocco, 18 ottobre), Catanzaro (27 ottobre) e Palermo (Sala Teatro Don Bosco, 19 ottobre) in una fitta serie di incontri, confronti e dibattiti, , con docenti di scuola e università.

A Roma, il Convegno si svolgerà nell’aula magna del Liceo Classico “Torquato Tasso”, in via Sicilia 168: l’appuntamento è per martedì 16 ottobre, dalle 8.30 alle 14.00, e per il personale la giornata verrà come formazione (è possibile fruire uno dei giorni previsti annualmente dal Ccnl, poiché l’ente formatore che organizza il convegno è riconosciuto dal Miur).

Alessandro Giuliani

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