Attualità

La scuola non può medicare il ginocchio della studentessa: manca il kit del pronto soccorso

Ci è giunta una segnalazione riportata da una lettrice, che racconta la vicenda capitata alla propria figlia.
Qualche giorno fa la ragazza, una studentessa che frequenta un liceo di Catania, è caduta durante il tragitto per recarsi a scuola, a pochi minuti proprio dall’istituto.

La giovane ha riportato una ferita lieve al ginocchio e, una volta giunta a scuola, ha chiesto all’insegnante di poter essere medicata al ginocchio ferito.
Ma ecco la sorpresa: a scuola non c’è disinfettante o acqua ossigenata. Nemmeno cerotti. Nulla. Manca l’intero Kit del pronto soccorso, indispensabile in casi come questo o se è possibile ancora più gravi.

Eppure la cassetta con l’occorrente di pronto soccorso è un obbligo per le scuole: infatti, per quanto riguarda il pronto soccorso, si deve prestare attenzione al regolamento pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 febbraio 2004, in cui all’art.2 è espressamente sancito che in certe tipologie di Aziende, tra cui rientrano le scuole, deve essere presente una cassetta di pronto soccorso, custodita in un luogo facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica appropriata. Queste cassette dovranno contenere materiali per il primo soccorso come lacci emostatici, misuratori per la pressione sanguigna, termometri, il ghiaccio pronto uso e altro materiale indispensabile per il primo soccorso.

“Non è possibile che a scuola manchi l’acqua ossigenata”

Posto che l’infortunio non è avvenuto a scuola e quindi non vi è chiaramente responsabilità da parte della stessa, fa riflettere l’assenza di assistenza per mancanza de prodotti di primo soccorso.

La madre della studentessa in questione, non nasconde la delusione oltre la preoccupazione: “Non è tollerabile ciò. Non è possibile che manchino prodotti per le emergenze come questa. Non è possibile che una scuola non debba avere una bottiglietta di acqua ossigenata che al supermercato costa meno di un euro o dei cerotti”.

Carta igienica, cancelleria e cerotti: tutto a carico dei genitori spesso

La denuncia della madre non è isolata sfortunatamente: l’articolo pubblicato il 24 ottobre in merito al primo soccorso scuola, nato in seguito al dibattito iniziato sul nostro gruppo Facebook “Dillo al Ministro”ha inglobato proprio la questione dell’assenza della cassetta del pronto soccorso. “Ok alla formazione del personale e degli studenti, alla consapevolezza del tema, ma se a scuola manca la cassetta di pronto soccorso di che cosa stiamo parlando”, riferisce un lettore.

In effetti, dopo le varie lamentele sull’acquisto da parte dei genitori della carta igienica, detersivi per la pulizia, carta per le fotocopie e articoli da cancelleria, non potevano mancare acqua ossigenata, cerotti, garze.

Fabrizio De Angelis

Articoli recenti

Docenti malmenati, raid di genitori che picchiano pesantemente una docente di sostegno. L’AND esprime allarme e sconcerto.

Il triste episodio di un vero e proprio raid puntivo, organizzato da una trentina di…

17/11/2024

Valditara: “La Colletta Alimentare per educare alla solidarietà”

Sabato 16 novembre 2024 è tornata, per il 28° anno consecutivo, la Colletta Alimentare organizzata…

17/11/2024

Tecnici e operai specializzati: le aziende li cercano, ma la scuola non ne prepara sufficienza

Sento in televisione che l'industria cerca tecnici ed operai specializzati ... senza trovarli! Allora non…

17/11/2024

Cosa deve fare l’insegnante per gestire la classe? Viene davvero insegnato prima di andare in cattedra?

Un insegnante deve creare un ambiente inclusivo, stabilire regole chiare, motivare gli studenti e mantenere…

17/11/2024

GeoGebra online, il corso avanzato per docenti: uno strumento prezioso per imparare ad usarlo

Il corso avanzato per docenti su GeoGebra online è un'opportunità unica per padroneggiare uno strumento…

17/11/2024

Genitori. Fuori?

Non solo i docenti sono spesso (e da molti anni) aspramente criticati da parte degli…

17/11/2024