Politica scolastica

Iscrizioni: più che l’orientamento può il censo?

Mentre molte famiglie sono in pieno fermento in questi giorni sulla scelta della istruzione secondaria di secondo grado dove iscrivere il figlio, si apre fortunatamente, ma forse senza successo, il dibattito intorno alla questione, tutta di questi tempi, se la scuola continui a essere un ascensore sociale che consente a tutti di arrivare dove l’ingegno, la volontà, la passione possono portare, o se invece non consente più tutto questo a tutti, selezionando e discriminando.  

Acclarato il fatto, così come i dati ufficiali del ministero e quelli di varie altre ricerche dicono, che gli adolescenti dei ceti sociali più disagiati si concentrano soprattutto negli istituti professionali e nei centri di formazione regionale, spunta, come il convitato di pietra, che le diseguaglianze economiche, sociali e culturali siano ancora più marcati in Italia che altrove in Europa.

Ma non solo, sembra pure che la scuola degli ultimi decenni non faccia altro che rispecchiare le differenze che esistono tra città e città, quartiere e quartiere e perfino tra istituti e periferie,  cosicché il liceo classico si va più distinguendo e caratterizzando come luogo privilegiato per i figli della classe media o elevata e i professionali per tutto il resto. Questi ultimi, o comunque la grandissima parte dei ceti sociali più disagiati, mandano i propri figli ai professionali, ben sapendo che con quel diploma è possibile trovare  un lavoro come operaio, portando qualche euro in più a casa, alleviuando così taluni problemi.  

Dunque, se i dati sono corretti, come lo sono, buona parte delle scelte della istruzione secondaria dipende dalle condizioni economiche della famiglia e pure dal loro livello di istruzione. E nella scelta influirebbe pure il luogo in cui si nasce: dalle periferie ai centri storici, compresi gli studenti con cittadinanza non italiana che quasi massicciamente scelgono le scuole professionali e i corsi di formazione regionale.

E sembra pure che negli istituti professionali ci sia una percentuale maggiore di studenti con disabilità, che invece scenderebbe all’1,4% nei licei.

Dunque, secondo vari osservatori, l’attività di orientamento è poco efficace perché una parte delle motivazioni “che spingono verso una scuola piuttosto che un’altra è riconducibile agli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona. E poi, ma solo poi, in base alle inclinazioni e ai talenti”.

Ma non finisce qui. La riduzione di un anno al corso di studi nelle scuole superiori, ha allargato ancora di più il divario fra le classi sociali, rompendo così quasi del tutto il famoso ascensore, visto che, grazie alla  prospettiva di accorciare  il tempo per lasciare gli studi e trovare lavoro, i ragazzi più fragili economicamente avrebbero invaso le scuole professionali dove, ed è bene ricordarlo, Valditara ha introdotto pure  una forma di docenza assegnata a esperti provenienti dalle imprese ma che non sanno nulla di didattica, nè di pedagogia, nè di scienza della formazione. Intromissione che, se  per un verso certa politica trova formidabile, un’altra politica parla di un disegno ideologico ben predisposto per rendere ancora più evidente il meccanismo di segregazione nei confronti, oltre che degli stranieri, anche di chi ha una posizione debole nella società.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Didacta Italia approda in Trentino dal 22 al 24 ottobre 2025: “Coinvolgere anche i territori montani e periferici”

Dal 22 al 24 ottobre 2025, il Trentino ospiterà per la prima volta l’edizione regionale…

10/01/2025

Come cambiare IBAN su NoiPA, manuale e video guida

I dipendenti pubblici, compreso il personale scolastico, possono variare in autonomia le modalità di riscossione…

10/01/2025

Filiera tecnologico-professionale, ecco le procedure per l’avvio dei percorsi

Con l'introduzione della filiera tecnologico-professionale, Legge 121 dell’8 agosto 2024, si avrà una nuova struttura…

10/01/2025

Stipendi supplenti brevi, il 17 gennaio in arrivo emissione speciale NoiPA: saranno saldate tutte le mensilità arretrate?

Sono molti i supplenti, titolari di contratto breve e saltuario, che hanno lamentato in questi…

10/01/2025

Filiera tecnologico-professionale, l’organico resterà lo stesso o diminuirà? Il MIM chiarisce

Con la Legge 121 dell’8 agosto 2024, l’Italia compie un significativo passo avanti nella riforma…

10/01/2025

Percorsi di filiera tecnologico-professionale, quali sono le novità? Le FAQ del MIM

Maurizio Adamo Chiappa, Direttore Generale della Direzione degli Istituti Tecnici Professionali TS Academy, risponde ad…

10/01/2025