Bisogna far capire a tanti genitori che la scuola primaria non è una scuola dell’infanzia nella quale si introducono alcuni vaghi elementi di italiano e matematica per tenere tranquilli i bambini.
Valore dei contenuti, studio (quello vero “Leggi almeno venti volte e poi fatti interrogare dalla mamma o dal papà”), compiti per casa, verifiche, interrogazioni.
Quanti adulti dicono “una buona scuola elementare mi ha favorito tutto il percorso scolastico”?
Sembra un richiamo di altri tempi, è un richiamo alla modernità, a quell’80% di diplomati previsti per il 2020 e dal quale siamo ancora lontani.
E perché questo? Perché la scuola primaria è, più che la scuola del sapere, la scuola del “saper fare”, del darsi cioè strumenti adatti all’apprendimento: saper realizzare un’analisi grammaticale e logica, saper comprendere un testo, saper realizzare una linea del tempo, una mappa concettuale, una carta geografica, saper usare le proprietà delle operazioni, formulare ipotesi e verificarle in un esperimento scientifico, usare Word.
Dopodiché la scuola ha bisogno anche di edilizia e soffitti che non crollino, compresenza, attrezzature scientifiche e informatiche, riconoscimento economico del lavoro dei docenti.
Lorenzo Picunio
"Il rinnovo del contratto varrà solo 30 euro! Vogliamo la 14ma mensilità e poi un…
La lettura dell’intervista, pubblicata il 10 aprile, “Indicazioni Nazionali lingua italiana, un colpo di spugna…
Le funzioni telematiche per la presentazione delle istanze finalizzate all’inserimento neglielenchi aggiuntivi alle graduatorie provinciali…
Nel prossimo cedolino di aprile 2025, professori e personale Ata, troveranno un' altra voce di…
Da Salvatore Nocera, noto esperto di inclusione e disabilità riceviamo il seguente contributo che volentieri…
Un fatto increscioso: dal conto di una scuola materna paritaria della provincia di Verona sono…