A mio avviso per combattere l’abbandono, la dispersione, il disagio sociale nelle scuole delle zone cosiddette a rischio, bisogna capovolgere il tipo di interventi fin qui realizzati, tutti parziali, episodici, sperimentali, progettuali che nel tempo sono tutti falliti, dai cosiddetti napoletani Maestri di strada ad altri interventi dai nomi più meno fantasiosi e accattivanti, che ogni Ministro ha sponsorizzato, ultimo arrivato è il “Decreto Caivano” di Meloni e Valditara.
Non servono nemmeno tutor di vario tipo, servono invece investimenti in strutture e risorse umane capaci di governare e risolvere i fenomeni. L’abbandono è rimasto purtroppo invariato e la dispersione pure, per non parlare della dispersione cosiddetta implicita, un diploma dato allo studente senza alcun valore.
Nella provincia di Napoli abbiamo un tasso record di dispersione pari al 35% malgrado in questi anni siano stati investiti fiumi di risorse per combattere il fenomeno.
Io penso che gli interventi debbano essere di tipo strutturale, permanente e con il carattere della continuità altrimenti saranno inutili.
Come al solito sarò sintetico nel delineare il profilo delle scuole primavera un modello su cui si potrà discutere e mi auguro che lo si faccia anche perché i fenomeni sono ormai fuori controllo.
Ci sarà bisogno di costruire o ricostruire gli edifici scolastici in cui far sorgere le scuole primavera. Ambienti per realizzare la didattica laboratoriale e non solo, teatro, aule attrezzate, spazi aperti, palestre, campi sportivi, spazi per laboratori artigianali, piscina, ecc…
Dovranno essere scuole all’avanguardia, le scuole dove lo Stato investe di più.
L’edificio sarà vigilato h. 24 e all’interno dell’edificio ci sarà un presidio fisso o della Polizia di Stato o dei Carabinieri.
È reclutato ad hoc tra giovani insegnanti, età media non superiore ai trent’anni. Lo stipendio sarà incrementato con un’indennità pensionabile pari a 2/3 dello stipendio e con un avanzamento di carriera da definire in sede contrattuale.
Il personale docente sarà obbligato a un aggiornamento continuo e a permanere nelle scuole primavera almeno per 10 anni.
L’organico è determinato non solo sul numero delle classi ma sulla particolare tipologia di scuola. In pratica l’ organico sarà incrementato dei 2/3.
Non potranno avere numero superiore a 10 alunni che scendono ad 8 in presenza di alunno disabile.
L’organico ATA relativo ai collaboratori scolastici nelle scuole primavera sarà triplicato.
Dalle ore 8.00 di mattina alle 8.00 di sera per 12 mesi all’anno.
Convenzioni con artigiani per realizzare botteghe di apprendistato al lavoro secondo le richieste lavorative del territorio. Convenzioni con società sportive e del tempo libero. Convenzioni con gruppi teatrali e di animazione.
Figure professionali nelle scuole primavera: Psicologo, assistente sociale, membro del tribunale dei minori.
Nelle scuole primavera si svolgeranno corsi serali per i genitori degli studenti. Le scuole primavera riguarderanno tutti gli ordini e gradi di scuola.
Tra le attività delle scuole primavera saranno previsti almeno tre viaggi all’estero.
Le scuole primavera saranno seguite dalle istituzioni, con visite periodiche del Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Presidente del Senato, Presidente della Camera, Ministro dell’Istruzione e del Merito, Generale dei Carabinieri, Capo della Polizia, Prefetto, Questore, Presidente della Regione, Sindaco.
Libero Tassella SBC
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