E’ inquietante quanto accaduto Palermo dove una docente è stata oggetto di sanzione disciplinare per una mancanza non commessa ovvero “commessa” da alcuni suoi alunni che “hanno osato” evidenziare analogie tra le leggi razziali del 1938 e l’attuale “decreto sicurezza”.
Un atto che evidentemente sembra sottovalutare gli articoli 3 e 33 della nostra Costituzione laddove assegnano alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona e di garantire la libertà di insegnamento.
In tutto ciò appare evidente come in Italia la scuola statale sia uno dei baluardi democratici ancora in grado di stimolare quello spirito critico necessario alla formazione di cittadini consapevoli. E’ altrettanto chiaro che chi risponde alle critiche con atti d’imperio dimostra di voler indebolire tale baluardo democratico.
Il PSI esprima la propria convinta solidarietà alla professoressa dell’Istituto Tecnico “Vittorio Emanuele II” di Palermo e chiede ai propri parlamentari di intervenire affinchè il Ministro Bussetti chieda il ritiro della sanzione disciplinare.
Luca Fantò – Referente nazionale PSI scuola
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