Scuole, università, aziende puntano sempre più sulle tecnologie digitali, in grado di fornire soluzioni flessibili e adeguate alla trasformazione in atto.
Il Sole 24 ore, analizzando il problema, scrive che le aziende italiane dedicano il 40% del loro budget di formazione a forme di digital learning, mentre nelle università il 5,6% del budget di ateneo è oggi destinato alla trasformazione digitale.
I dati dell’Osservatorio EdTech del Politecnico di Milano, descrivono un settore in grande espansione e con un giro d’affari intorno a 2,8 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 26%, che supera quella del mercato mondiale.
Tra i trend emergenti in Italia nel campo dell’innovazione la “gamification” (un insieme di regole mutuate dal mondo dei videogiochi, che hanno l’obiettivo di applicare meccaniche ludiche ad attività che non hanno direttamente a che fare con il gioco) dell’esperienza educativa che risulta di gran lunga predominante nell’ambito didattico in scuole e università, coi vantaggi dall’adozione di soluzioni digitali per la didattica che hanno come base il coinvolgimento degli studenti, l’inclusione dei ragazzi più introversi e con bisogni specifici e l’aumento dell’efficacia del processo di apprendimento.
Inoltre, si legge sempre sul Sole 24 Ore, la necessità di formare nuove competenze si incrocia con l’opportunità che la tecnologia offre di rendere più efficace l’apprendimento, anche se per il momento mancano evidenze scientifiche di un impatto reale dell’utilizzo del digitale nell’education.
Rimane ancora irrisolto tuttavia il nodo della formazione dei formatori, considerato che l’osservatorio evidenzia come la quasi totalità delle scuole intervistate (il 97%) abbia dichiarato di aver presentato negli ultimi tre anni uno o più progetti mirati alla ricezione di finanziamenti destinati a favorire l’innovazione, Pnrr in testa.
Ma poi quando i progetti procedono, la difficoltà rimane quella della scarsa preparazione dei docenti nell’utilizzo efficace delle strumentazioni
Dice infatti l’esperto: “Anche se il 90% delle scuole ha attivato percorsi di formazione ai docenti per l’utilizzo degli strumenti digitali, nella gran parte dele scuola almeno la metà dei docenti non si sente a proprio agio nell’utilizzo delle nuove tecnologie. È un segnale di come oggi la formazione del personale scolastico sua poco efficace.”
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