Grottesco: impreparati al concorso, preparatissimi come insegnanti precari; e la scuola sarda è nel caos, come scrive La Nuova Sardegna.
Dalle materne alla Primarie sino alle Superiori: cattedre vacanti e un altissimo numero di docenti con la valigia
I numeri e le percentuali totali di promossi e bocciati ancora non si conoscono, scrive il quotidiano, benchè per l’Infanzia e Primaria i posti a disposizione nell’isola erano 700 e 3150 i candidati.
Dice la UilScuola: «Non abbiamo idea di quali siano i tempi, perché l’Ufficio scolastico regionale non comunica alcun dato riguardante l’attività delle commissioni, modificate più volte in seguito alle dimissioni di alcuni componenti».
In altri casi invece le prove, scritte e orali, sono state completate e il giudizio è arrivato. È stato impietoso per moltissimi candidati. Qualche esempio. Neppure un terzo dei docenti di italiano ha conquistato la cattedra: dei 245 posti disponibili per la scuola media e superiore risulta ne siano stati assegnati solo 73. Percentuali simili per la classe di concorso Matematica e Scienze alla scuola media: 99 posti, 39 vincitori. Ancora peggio è andata tra gli insegnanti di Arte, scuola media e superiore: a fronte di 80 cattedre libere sono soltanto 17 i docenti promossi.
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Per la maggior parte dei precari il concorso doveva essere una formalità. Invece sono stati bocciati. «È molto strano che numerosissimi docenti abilitati in prevalenza dalle Università di Sassari e Cagliari non siano stati in grado di superare una prova di verifica sulle loro capacità di insegnamento», dice la Uil. Che tira in ballo altre possibili cause: «L’incongruenza dei quesiti, il poco tempo a disposizione, la formazione dei commissari (alcuni dei quali pensionati) profondamente diversa da quella dei candidati».
In ogni caso la scuola sarda si trova ad avere docenti non abbastanza bravi per fare i titolari, mentre molte cattedre restano vacanti e a metterci una pezza vengono chiamati i supplenti, cioè proprio coloro che non hanno superato il concorso.