La scuola senza insegnanti non è utopia: è fatta di pareti metalliche e muri di cemento decorati da graffiti e tele in stile street art.
Ha i soffitti neri, su cui corrono cavi e tubature a vista: si presenta all’esterno in stile moderno, contemporaneo ed innovativo. A realizzarla, si chiama Ecole 42, è stato Free Xavier Niel – il miliardario francese proprietario della casa discografica Universal e del canale televisivo Canalplus, che qualche mese fa ha rilevato anche l’11 per cento delle quote Telecom.
All’interno del prototipo, sono presenti grandi open space con computer ultimo modello, mobili di design a fare da corredo e ragazzi concentrati davanti ai loro schermi in abbigliamento informale: ambiente e contesto perfettamente in linea con quello che è il principio fondamentale della scuola secondo cui ciò che davvero serve all’informatica non sono tecnici, ma persone creative.
A parlarne, in un’intervista ad Ansa, è Nicolas Sadirac uno dei componenti dell’equipe: “a medio termine – dice -, andiamo verso un mondo in cui il vero valore aggiunto sarà la creatività, perché della logistica si occuperanno i robot. Chi saprà adattarsi, sopravviverà, gli altri spariranno”.
Si è tolto qualche soddisfazione il signor Niel alla guida del colosso Iliad e dell’operatore Telecom Free e ormai uno degli uomini più ricchi di Francia, da quando 2 anni fa ha fondato questa scuola di informatica frequentata oggi da oltre 2.700 giovani.
Ecole 42 è una scuola speciale. La durata? «Non è fissa – risponde Nicolas Sardirac, minimo una decina di mesi, ma possono essere anni». E i professori? «Non ce ne sono – aggiunge Niel -. Ma all’ultimo piano è sempre disponibile un’équipe pedagogica. Intervengono con dei video, anche ironici, per aiutare gli allievi nei loro progetti».
«I ragazzi – conclude Sardirac – imparano molto parlando con gli altri studenti, lavorando insieme».
{loadposition eb-abc-sicurezza}
Non un professore e niente lezioni, ne’ esami, orari e scadenze. Qui si lavora per obiettivi, assegnati a un singolo studente o a un gruppo di piccole o medie dimensioni. come gli studenti arrivano a raggiungerli non è un aspetto affrontato dalla scuola.
Sono gli studenti che si devono organizzare aiutandosi e confrontandosi tra di loro. In questo modo la scuola riesce a scoprire talenti dotati di creatività ed autonomia. Un sistema innovativo e rivoluzionario unico al mondo.
Uno degli studenti della scuola Claudio,19 anni di Parma. Dopo la maturità scientifica ha deciso di provarci ed e’ venuto qui. « Quello che mi prende di questa scuola è lo scambio – racconta -. Ti puoi installare tutti i computer che vuoi. Puoi cambiare ogni giorno e conoscere altre persone, farti aiutare dal tuo vicino”.
La scuola è aperta sette giorni su sette 24 ore su 24 e si capiti la notte facilmente puoi trovare più di un centinaio di studenti ai loro computer pieni di energia ed ispirazione.
Coraggio, innovazione, autonomia, collaborazione sono gli ingredienti di base di questa nuova ricetta didattica.
{loadposition facebook}