“La buona scuola” è entrata in ordinamento nel luglio del 2015 col nome di “Sistema nazionale di istruzione e formazione”. Si tratta di una legge irrazionalmente concepita: più della metà dei traguardi formativi, finalità del sistema scolastico, sono sbagliati. Le competenze generali, caratterizzanti gli itinerari di studio, non sono state correttamente identificate. Fini, mezzi, modalità operative sono mescolati [CFR comma 7 legge 107/15: l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico – m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva – o) incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo d’istruzione.. ]. Il sistema scolastico non è stato orientato, non sono state fornite le mappe di navigazione. Le scuole sono alla deriva.
Tutto è passato sotto silenzio: gli operatori scolastici, le associazioni professionali, i sindacati, i mezzi di comunicazione non hanno denunciato il madornale errore.
Il 2 dicembre un membro di un nucleo di valutazione dei dirigenti scolastici del Friuli Venezia Giulia, direttore dell’attività formativa per dirigenti scolastici della Provincia di Udine ha pubblicato: “Obiettivi di sistema e organizzazione scolastica” che amplifica la confusione che regna nell’istituzione scolastica.
La norma della legge che definisce “Gli obiettivi formativi ritenuti prioritari” è bypassata per “analizzare due parti della legge 107 che indicano gli obiettivi del sistema. Il comma 129 (bonus premiante il merito) indica gli obiettivi del sistema collegati al lavoro del docente e il comma 93 indica gli obiettivi del sistema collegati al lavoro del dirigente scolastico”.
Obiettivi di sistema collegati al lavoro del docente?
Obiettivi di sistema collegati al lavoro del dirigente scolastico?
Due domande, un inequivocabile sintomo dell’assenza della necessaria cultura sistemica, d’indeterminatezza, di pressapochismo: gli obiettivi di sistema sono unici e condivisi. Tutti i soggetti collaborano, interagendo sinergicamente, per la loro conquista.
Come si può soppesare il merito degli insegnanti in assenza di specifiche?
Come si può valutare il contributo del dirigente scolastico al miglioramento del servizio se non sono indicati i traguardi?
Enrico Maranzana
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