Categorie: Politica scolastica

La Scuola? Tutto a posto, niente in ordine

“Tutto a posto e niente in ordine”. È la battuta scelta dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, per sintetizzare l’attuale quadro della scuola italiana. Giannini lo ha detto durante un incontro delle Giornate del Lavoro della Cgil, in svolgimento a Rimini. “Tutto a posto – ha spiegato – perché la scuola c’è, ha una sua solidità e una storica funzione nel paese, ma – ha aggiunto – ha tanti punti da essere messi al centro della discussione politica e del Governo, perché la scuola non solo è importante ma è centrale”.

Durante il suo intervento, il ministro dell’Istruzione ha risposto a diverse domande presentate sul tema della scuola, dell’Istruzione e dell’università da alcuni studenti, il ministro ha anche toccato il tema degli insegnanti. A suo giudizio la “figura degli insegnanti non é quella di persone rassegnate, entrate con un concorso e che sono consapevoli che staranno li fino alla pensione” e che , per quanto riguarda le funzioni, ha concluso il ministro “crescono invecchiando”.

Giannini si è anche soffermata sul nodo dei finanziamenti, che negli ultimi anni sono stati sempre più ridotti. “A metà maggio vedrò Padoan: già i gabinetti hanno iniziato a istruire i punti cruciali”, ha detto il responsabile del Miur replicando a chi le chiedeva se fosse in programma un incontro con il ministro dell’Economia sul fronte dei fondi per l’Istruzione.

”Sicuramente – ha osservato – c’è il tema della programmazione dell’ingresso del personale perché, per esempio, nell’Università, nei prossime 3 anni, avremo un pensionamento in blocco di circa 10 mila docenti per lo più nella prima fascia, quasi tutti ordinari”.

Secondo Giannini, su questo tema, “dobbiamo riprogrammare e sarebbe una cosa importantissima, per la prima volta, il ciclo delle assunzioni, il meccanismo selettivo in entrata sulla base delle esigenze che il sistema ha perché si trova improvvisamente svuotato. Analoga cosa – ha proseguito – si può fare con maggiore complessità nel mondo delle scuole: queste sono le due priorità sul tema del personale”. Quanto “al tema delle risorse bisogna capire quanto e in che misura, potendo e volendo mettere il tema dell’istruzione al centro dell’agenda politica, si possano assicurare delle risorse che sono quelle necessarie a che si riprenda fiato e si riparta. E non ci sia il ministro di turno dell’Istruzione che – ha concluso – rincorre quello dell’Economia”. Ma oggi le cose stanno ancora così.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024