È incredibile, questo Governo!
A parole sostiene, nella sua agenda politica, la centralità della scuola, rivendica l’obiettivo primario di restituire dignità professionale agli insegnanti, pesantemente penalizzati da recenti politiche ostile e vessatorie, ma nella sostanza della sua azione politica continua a tagliare e a prorogare ancora la cosiddetta vacanza contrattuale.
Ma cos’è l’indennità di vacanza contrattuale?
L’indennità di vacanza contrattuale è un elemento provvisorio di retribuzione salariale, istituito per non fare perdere eccessivamente potere d’acquisto al lavoratore dipendente.
Questa indennità è prevista dal protocollo sulla politica dei redditi e dell’occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo del 23 luglio 1993 e serve a tutelare – in modo parziale – i lavoratori nel caso di ritardi dei rinnovi contrattuali.
La scuola ha un contratto scaduto ormai dal 31 dicembre 2009, si tratta del CCNL 2006-2009, che non verrà rinnovato, almeno per la parte economica, come sembra evidente dai primi segnali scritti nel Documento Economia e Finanza, non prima del 2018 – 2020. In buona sostanza bisogna sapere che il governo non prevede di aprire i cordoni della borsa per il rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti, compreso quello della scuola, ma soprattutto è obiettivo del governo Renzi quello di attribuire a partire dal 2018 e fino al 2020 l’indennità di vacanza contrattuale che viene corrisposta proprio quando si prevede di non rinnovare i contratti e che viene erogata proprio per garantire almeno i lavoratori dall’effetto dell’inflazione sulle retribuzioni. Se questo è il proposito del governo sulla questione del rinnovo contrattuale, si può tranquillamente affermare che la scuola va in vacanza contrattuale perenne. Ma la vacanza contrattuale non doveva rappresentare un istituto provvisorio? A noi sembra che di provvisorio ci sia solo il contratto della scuola, che continua a subire saccheggiamenti legislativi di ogni tipo, mentre il dato inquietante che l’esercizio provvisorio della vacanza contrattuale è ormai divenuto permanente. È questo dovrebbe restituire dignità professionale all’insegnanti? Le retribuzioni dei docenti, dalle scuole primarie a quelle secondarie di primo e secondo grado, sono tra le più basse di Europa e fino al 2020 perderanno ancora molto terreno sul potere d’acquisto.
E i sindacati cosa intendono fare rispetto a questa eventualità?
Nel frattempo i docenti sempre più stressati e con carichi di lavoro crescenti, si trovano senza la prospettiva di un rinnovo contrattuale anche su base economica e con una continua destrutturazione delle norme contrattuali. Fra qualche giorno gli insegnanti andranno in vacanza per le festività pasquali ma quelle saranno provvisorie, mentre la vacanza contrattuale resterà perenne.
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