Se gli studenti occupano la scuola la responsabilità della vigilanza è a carico dei genitori che consentono ai figli di sostare all’interno dell’istituto.
La questione è nata dopo l’occupazione del Liceo Virgilio di Roma a seguito della quale la preside in una nota inviata ai genitori, agli alunni, al consiglio di istituto e, per conoscenza, al dipartimento edilizia scolastica di Città Metropolitana e alla questura di Roma, ha rimesso la responsabilità della vigilanza degli allievi, molti dei quali minorenni, ai genitori che consapevolmente intendono consentire ai propri figli di sostare all’interno dell’edificio.
Nella comunicazione, riporta Il Sole 24 Ore, è scritto fra l’altro “che i ragazzi, oltre ad impedire l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza da parte della Città metropolitana, resi necessari dal recente crollo di un solaio, possono trovarsi in una situazione di non adeguata sicurezza, soprattutto se presenti nella zona interdetta dell’edificio”.
Se per un verso durante le lezioni la vigilanza sui minori è sempre, ai sensi dell’articolo 2048 del Codice civile (responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d’arte), sotto la diretta responsabilità del docente, nel caso in cui la scuola sia occupata dagli studenti e le lezioni siano impedite cosa succede?
In questo caso, viene precisato dal Sole, “entra in gioco la -culpa in educando- (articolo 2048 del Codice civile)”, cioè solo i genitori hanno il potere-dovere di esercitare il controllo e la vigilanza sul comportamento dei figli minori, risultando così “responsabili degli illeciti dei propri figli come nel caso di un’occupazione di una scuola, che, secondo l’articolo 633 del Codice penale, potrebbe essere riconducibile ad attività perseguibile penalmente”.
Tuttavia, secondo la sentenza del Consiglio Stato, Sez. VI. n. 6185/2006, “l’occupazione di un istituto scolastico non esonera, e neanche attenua, gli obblighi di vigilanza degli operatori scolastici che devono garantire la loro presenza per evitare degenerazioni delle iniziative assunte dagli studenti. Il preside deve, pertanto, informare tempestivamente le forze dell’ordine al fine di ristabilire le condizioni affinché chi non ha interesse ad aderire all’occupazione possa svolgere regolarmente le lezioni”.
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