“Abbiamo appena avuto la conferma che il governo non ha alcuna intenzione di rispettare la storica sentenza della Corte di Giustizia europea, che lo scorso 26 novembre ha dichiarato illegittima la normativa italiana in materia di contratti a termine, con particolare riferimento al comparto scuola”.
“Al ministero dell’Istruzione – prosegue la dichiarazione, genericamente attribuita ai deputati del M5S in commissione Cultura – abbiamo rivolto tre quesiti ben precisi: in che modo il governo intenda recepire la sentenza europea, quale sarà il destino dei precari iscritti nelle graduatorie d’istituto e se l’esecutivo non ritenga discriminatorio assumere personale prive di servizio pregresso, a discapito di docenti con esperienza pluriennale”.
“La vaga risposta del Governo si è trasformata nell’ennesimo spot del piano della Buona Scuola che, a detta del Miur, sarebbe sufficiente ad adeguare la nostra normativa ai dettami della Corte europea. Invece, l’unica conseguenza tangibile saranno le centinaia di migliaia di ricorsi davanti al giudice del lavoro”.