Se una considerazione si può fare sull’esperienza della DaD (Didattica a Distanza) o della DdV (Didattica della Vicinanza) o della DdP (Didattica di Prossimità) o più semplicemente della Scuola in epoca di Covid 19 è che viviamo in un “big bang” che ha sconvolto il nostro sistema scolastico nel quale ciascuno di noi – a qualunque titolo impegnato – si è messo in discussione consapevole di aver dovuto far fronte ad una terribile emergenza sanitaria, sociale, economica e culturale.
Tutti impreparati, tutti inadeguati, di fronte alla tragedia che ci ha segnato da ogni punto di vista.
Abbiamo pianto, abbiamo confortato, abbiamo sostenuto, ciascuno di noi ha vissuto un’esperienza umana e professionale che ha fatto emergere le ingiustizie, le criticità, le debolezze, i vulnus giuridici del sistema scolastico italiano.
La scuola si è ritrovata a gestire l’emergenza e, in particolare i DS insieme ai loro Collaboratori hanno dovuto rilevare le emergenze, prima sottotraccia e poi più palesi, di alunni, famiglie e docenti, hanno cercato di trovare soluzioni con gli “attrezzi da lavoro” dei quali disponevano, hanno immaginato prima e realizzato poi azioni auspicabilmente risolutive ma delle quali non avevano certezza dei risultati.
Conosciamo bene il lavoro di chi si è adoperato nella ricerca di tempestive soluzioni e di concrete risposte. Nonostante tutto!
Abbiamo fatto bene? Siamo stati all’altezza? Siamo stati completamente attenti alle esigenze di tutti? Abbiamo sbagliato (in buona fede)? Proveremo a fare il punto al termine di questo travagliato anno scolastico nelle prossime settimane, nella prossima estate.
Ma una cosa non potrà essere negata da nessuno: ci abbiamo provato, ci siamo adoperati in tutti i modi a far fronte alla tragica emergenza, siamo stati i capisaldi di un sistema scolastico che sembrava andare a ramengo.
Adesso ci aspetta metabolizzare le criticità, rimboccarci le maniche e pensare al prossimo anno scolastico nel quale chi ha provato a gestire l’emergenza di oggi sarà pronto a mettere in campo una diversa consapevolezza, a fare tesoro degli errori, a progettare e programmare ogni azione finalizzata a garantire il diritto allo studio, oggi per certi aspetti compromesso.
Ancodis ha chiesto ai suoi iscritti RSPP e ad un medico compente di mettere a confronto esperienze e competenze e di poter avanzare delle proposte a chi dovrà indicare le linee guida sui nuovi protocolli di sicurezza, anche sanitaria.
Possiamo affermare che alla “scuola dell’ANTI” (incendio, sismico, infortunio, stress) dobbiamo aggiungere “l’ANTI contagio”!
Noi Collaboratori dei DS sappiamo che il protocollo in vigore prorogato fino a dicembre ci impegna a livello giuridico come soggetti responsabili nella vigilanza in ragione dell’incarico attribuito e nei limiti gerarchici.
Per questa ragione – sulla base della conoscenza sul campo dell’organizzazione scolastica – ci sentiamo in dovere di formulare delle proposte che tengano conto dell’esperienza maturata e consolidata attraverso il nostro quotidiano lavoro nelle scuole seppur NON riconosciuto contrattualmente:
a) URGENTE nuova definizione della figura del preposto (oggi previsto all’art. 2 comma 1 lett. e) D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81) i cui obblighi sono definiti all’art. 19 del D.Lgs. 81/08. A tal proposito, è opportuno precisare che nella scuola sono considerati «preposti di fatto» il DSGA nei confronti del personale ATA, il “Vice Preside” e i Collaboratori del DS nei confronti del personale docente, il Responsabile di Plesso nei confronti dei docenti e del personale ATA, i docenti tecnico-pratici (solo se svolgono attività didattica all’interno di laboratori con uso di attrezzature) nei confronti degli alunni.
Il numero dei preposti, su cui gravano obblighi di responsabilità di posizione per il controllo dell’applicazione delle misure di tutela, deve essere sufficiente a garantirne la presenza durante l’apertura giornaliera della scuola. Quindi risulta necessario che il dirigente scolastico (datore di lavoro) prima della fase di rientro a scuola, proceda alla individuazione dei preposti, sia per poterne meglio definire il ruolo dell’organigramma scolastico, sia per pianificare la formazione specifica;
b) OBBLIGO della frequenza ai corsi di formazione per preposti della durata di 8 ore secondo quanto prevede l’art. 37 del D, Lgs. 81/2008 e gli accordi Stato-Regioni;
c) URGENTE attività di formazione/aggiornamento (come da art. 37 del D. Lgs 81/08) per tutto il personale entro il primo settembre 2020 e tempestiva informazione ai genitori con vademecum scritti su come gestire l’accesso dei figli anche mediante apposizione di cartellonistica al di fuori della scuola. Inoltre, occorrerà dare particolare attenzione ai neo-immessi e al personale a tempo determinato al primo incarico (sanificazione, uso corretto dei DPI, gestione di una persona sintomatica);
d) OBBLIGO di tutela assicurativa per la responsabilità di incarico di tutti i preposti a carico della scuola: saremo tutti impegnati alla vigilanza del rispetto del distanziamento, delle misure di igiene, dell’utilizzo dei DPI e controllarne la corretta esecuzione (applicazione) delle operazioni di pulizia da parte dei soggetti coordinati dal preposto sotto il profilo della salute e della sicurezza;
e) URGENTE intervento per l’esonero di un Collaboratore del DS in tutte le scuole e dell’RSPP (anche parziale se docente interno) per monitorare l’applicazione delle misure di sicurezza e di tutela sanitaria;
f) AUTORIZZARE i DS a nominare un supplente anche per un solo giorno o sin dal primo giorno di assenza del docente per evitare così la scelta spesso obbligata ed altamente probabile di ripartire gli alunni in altre classi o del collaboratore scolastico al fine di garantire l’attività didattica nel proprio ambiente di apprendimento ed il controllo e la sicurezza degli alunni in tutti gli spazi scolastici;
g) OBBLIGO DELLA NOMINA DEL MEDICO COMPETENTE almeno per il periodo emergenziale per la sorveglianza sanitaria eccezionale dei lavoratori maggiormente esposti a rischio contagio prevedendo la possibilità al medico competente di svolgere attività di informazione e di consulenza dei lavoratori fragili;
h) OBBLIGO di scaglionamento spazio-temporale degli alunni privilegiando nel primo periodo di settembre l’ingresso delle classi prime con contestuale attivazione della DAD per le altre classi in modo tale da poter monitorare/correggere le procedure organizzative sul campo e svolgere il monitoraggio sanitario nel tempo di incubazione del virus (circa 20 gg.)
i) CHIARE indicazioni sulla gestione del distanziamento sociale all’interno del perimetro di pertinenza scolastico al fine di evitare gli assembramenti in ingresso ed uscita e possibili conflitti;
j) PREVEDERE precise indicazioni a regime per l’ingresso e per l’uscita per classi con priorità dei più piccoli in età;
k) RENDERE accessibili TUTTI gli spazi presenti in un plesso scolastico poiché risultano edifici utilizzati in misura ridotta per inadeguatezza dei locali o per abbandono manutentivo ordinario;
l) INDIVIDUAZIONE dei percorsi obbligati da indicare a terra in tutti i plessi ed aree di pertinenza anche mediante apposizione di cartellonistica;
m) ALLOCAZIONE dei dispenser per la soluzione idroalcolica in ingresso e nei punti ove sono presenti attrezzature ad uso collettivo (stampanti, PC e fotocopiatrici) lontane dai servizi igienici;
n) PULIZIA e sanificazione costante degli spazi esterni agli edifici scolastici e degli spazi verdi di pertinenza delle scuole;
o) INCREMENTARE e sostenere il coinvolgimento – attraverso accordi di rete – dei soggetti presenti nel territorio e di tutte le associazioni di volontariato;
p) OBBLIGO ai Sindaci di disporre un presidio di vigilanza nelle fasi di ingresso e di uscita degli alunni per garantire il controllo anche con blocco temporaneo del transito mobile (fatta eccezione per gli alunni disabili), per vigilare sull’obbligo dell’uso dei dispositivi di protezione individuale per i genitori che accompagnano i figli a scuola, per evitare che si possano formare i ben noti e quotidiani assembramenti genitoriali.
Ancodis ritiene che per la scuola sia il tempo di una “New Deal” capace di renderla non la “cenerentola” del sistema Paese ma il BASAMENTO sul quale costruire un nuovo futuro, ovviamente con congrui INVESTIMENTI statali, regionali e comunali.
Abbiamo la consapevolezza che tutto questo OGGI è necessario?
Allora si passi dalle parole ai fatti, altrimenti non saremo in grado di gestire un inevitabile complicato futuro.
E la Storia ci dirà chi sono stati gli irresponsabili!
Rosolino Cicero
presidente nazionale
Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici
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