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La sicurezza degli insegnanti nelle scuole, vittime di genitori e studenti arroganti

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La docente inglese Karen Doyle, morta in seguito a un infarto causato dall’aggressione di un genitore di un suo alunno all’interno dei locali di una  scuola in Inghilterra, mette in luce un problema gravissimo: la sicurezza degli insegnanti nelle scuole, vittime di genitori ma anche di studenti arroganti, violenti e aggressivi.

Lo  scorso anno ricorderete che una  docente in una scuola della  provincia di Caserta  venne sfregiata al viso con un coltello da un alunno, sol perché lo esortava a farsi interrogare in occasione delle valutazioni quadrimestrali.

La docente fu poi insignita con un’ onorificenza dal premier Gentiloni che suscitò non  poche critiche.

Fu fatto giustamente osservare che  simili problemi non si risolvono con le medaglie e i titoli di Cavaliere del lavoro.

Gli episodi si moltiplicano nelle scuole di ogni ordine e grado, una violenza ormai  diffusa che rende sempre più  pericoloso e stressante il lavoro degli insegnanti, che sta diventando un vero e proprio lavoro a rischio nel disinteresse generale della politica, delle istituzioni e degli stessi sindacati di categoria.

Veramente il fenomeno venne agli onori della cronaca  lo scorso anno, allorché  se ne interessarono giornali e TV  e si  diede  anche vita a dibattiti sulle possibili cause del fenomeno e sulle strategie per affrontarlo,  si parlò della crisi del ruolo istituzionale  dell’insegnante e della percezione della sua funzione  da parte di genitori e studenti.

Genitori che, a differenza di un tempo,  sono a prescindere quasi sempre dalla parte dei loro figli.

Intanto gli episodi sono continuati anche quest’anno, solo che se ne parla di meno.
Nelle scuole non si sono mai adottati gli accorgimenti necessari per garantire la minima tutela degli insegnanti e del personale Ata, i DS e i loro collaboratori cercano di mettere tutto a tacere per una malintesa difesa del  buon nome della loro scuola e norme disciplinari e regolamenti lassisti e buonisti addirittura incentivano il fenomeno.
Gli stessi insegnanti  spesso  pesantemente offesi o aggrediti non denunciano,  insomma  spesso si lascia correre.

É ormai diffusa la convinzione che, pur denunciando, nulla accade e che non si é  tutelati, si é lasciati soli, persino dagli altri colleghi.

Sarebbero necessari degli interventi da parte del Governo sempre annunziati  ma mai arrivati, malgrado una forte richiesta degli insegnanti, cito una petizione, passata sotto silenzio,  100.000 firme, organizzata proprio dal gruppo Professione Insegnante che ha chiesto  più  volte al Governo misure concrete per arginare questo inquietante fenomeno.

Il grande successo della  petizione dimostra quanto il problema sia sentito dai docenti, forse più  degli stessi aumenti contrattuali.

Forse anche in Italia si aspetta il morto per intervenire?
Addio Karen, che la terra ti sia lieve.

Libero Tassella