Questa volta la spending review tocca anche gli uffici centrali e regionali del Ministero dell’Istruzione.
Nella mattinata del 31 gennaio, infatti, il Governo ha approvato lo schema di regolamento sulla organizzazione del Miur che riduce in modo significativo le dotazioni organiche.
Le direzioni generali passano da 34 a 27 e comportano quindi una riduzione di 7 posti di dirigente di I fascia. L’operazione riguarda non solo gli uffici romani ma anche gli Uffici scolatici regionali con una popolazione studentesca inferiore a n. 150.000 unità, e cioè l’Ufficio scolastico regionale per il Molise (42mila studenti), l’Usr per la Basilicata (84mila studenti), l’Usr per l’Umbria (119mila studenti), l’Usr per il Friuli-Venezia Giulia (145mila).
Anche la dotazione organica degli uffici dirigenziali di livello non generale subirà un taglio passando da 544 a 413 posti – di cui 191 dirigenti tecnici e 222 dirigenti amministrativi – con una contrazione di 131 uffici.
Sono infine più di mille i posti tagliati sul restante organico che passerà dagli attuali 7.034 posti a 5.978 unità consentendo un risparmio di circa 35 milioni di euro.
A conti fatto l’intera dotazione organica complessiva del personale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sarà pari a 6.418 unità così ripartite:
• 27 dirigenti di I fascia
• 413 dirigenti di II fascia
• 2.490 unità di Area III
• 3.144 unità di Area II
• 344 unità di Area I