I lettori ci scrivono

La storia infinita dei DSGA incaricati

Desidero fare una considerazione che giunga alla Ministra dell’istruzione, che faccia riflettere in questo nero e assurdo periodo della nostra vita. Periodo che resterà indelebile nelle nostre memorie e che sarà riportato nei libri di storia.
La nostra storia, la conoscete ormai tutti, è una storia infinita, siamo sempre noi, ifantasmi per il Miur o Mi.

Siamo i direttori dei servizi generali e amministrativi incaricati da anni, da troppi anni a servire lo Stato con dedizione e passione, per il nostro lavoro. Non è il momento per fare polemiche sterili, ma di concentrare le nostre energie per ritrovare quella serenità necessaria per risollevarci. A mio umile parere vorrei suggerire:
seguendo le indicazioni proposte in questi ultimi giorni, per una regolarizzazione e un canale preferenziale che favorisca l’immissione in ruolo dei precari storici, credo che la stessa possibilità di usufruire di questa proposta, debba essere usata anche per noi; si potrebbe indire una rapida procedura concorsuale per risolvere il problema che inevitabilmente a breve investirà le scuole, che dopo questa tragedia e conseguente emergenza, mai come ora, necessiteranno di DSGA già formati preparati e pronti a ripartire il più rapidamente possibile.

Senza voler togliere nulla ai vincitori di concorso, che pur avendo un elevato grado d’istruzione purtroppo sono estranei al mondo scolastico.

In questo particolare momento c’è bisogno di noi. Il nostro è un lavoro che non si improvvisa ci vuole esperienza, che puoi acquisire solo negli anni e in situazione di assoluta serenità, cosa che in questo momento non c’è e a mio avviso questa situazione andrà per le lunghe purtroppo. Stiamo perdendo troppe vite, leggo tutti I giorni nei nostri gruppi della morte di parenti e amici dei miei colleghi, veramente un disastro.

Sarebbe inaccettabile da parte nostra una soluzione come la proroga del servizio per i DSGA ff con tutte le conseguenze che ne scaturirebbero. Ovviamente ciò sarebbe comprensibilissimo, significherebbe essere sfruttati ancora una volta, come apripista per i neoeletti in ruolo per poi essere definitivamente accantonati. Nessuno accetterebbe mai per ovvie ragioni. Sono certa che da parte del governo ci sarà massima attenzione alla risoluzione della problematica anche istituendo parallelamente percorsi abilitanti come per i docenti.

Colgo l’occasione per augurare buon lavoro al Presidente Conte e a tutti i Ministri che sono stati travolti da quest’onda anomala e malvagia, ma che stanno affrontando con grande serietà e partecipazione.

Amelia Sparavigna

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