Gentilissima redazione,
siamo un gruppo di docenti che hanno partecipato al concorso per dirigenti scolastici 2017, inseriti con riserva in graduatoria dopo il superamento della prova scritta e orale, a seguito di provvedimento cautelare. Siamo, per intenderci, alcune tra i cosiddetti dirigenti scolastici “asteriscati”, quelli citati in diversi articoli pubblicati in queste ultime ore dalla stampa specializzata e no.
Peccato che, leggendo i titoli, si potrebbe immaginare che l’emendamento votato ieri alla Camera riguardi TUTTI i candidati inseriti con asterisco in questa graduatoria. Di fatto non è così. Perché leggendo gli articoli ci rendiamo conto che noi che non abbiamo fatto in tempo a svolgere l’anno di prova semplicemente per via della nostra posizione in graduatoria (perché non ancora in turno di nomina, o perché con posto accantonato lo scorso anno, ma mai entrate in servizio), non verremo sanate come gli altri dirigenti destituiti, che entreranno in ruolo da settembre 2024.
Per noi, a questo punto asteriscati di serie B, concedeteci la licenza, si prevede il superamento di una prova orale per accedere al corso concorso, il cosiddetto “riservato”, al costo economico di 1850 euro, per non considerare il prezzo in termini di impegno e sacrificio da dover peraltro conciliare con il nostro lavoro a scuola. Impegno e sacrificio che abbiamo già profuso superando le prove del concorso!
Cosa peggiore (sempre che si riesca ad entrare!), andare a finire in una graduatoria separata insieme a coloro che non avevano superato lo scritto o l’orale del concorso 2017. Prove che tutte noi, invece, abbiamo superato con oltre 70/100.
Insomma, abbiamo gli stessi requisiti e ci troviamo nella stessa graduatoria dei colleghi destituiti, ma subiamo un diverso trattamento! Consideriamo giusto e doveroso che i nostri colleghi che hanno lavorato per un anno e anche più in certi casi e che sono stati ingiustamente destituiti dalla sera alla mattina, vengano reintegrati nel loro ruolo. Ma altrettanto giusto e doveroso è che anche noi veniamo reintegrate in graduatoria e che ci venga data l’opportunità di svolgere questo anno di prova, senza dover partecipare ad un ulteriore corso!
Mettetevi, per un attimo, nei nostri scomodi panni: non sentireste anche voi di subire una pesante e palese ingiustizia? E questo in un Paese, che siamo onorate di servire al momento come docenti, ma speriamo presto come dirigenti scolastici, che fa dell’uguaglianza sociale e della parità uno dei suoi vessilli? Non dimentichiamoci che cosa recita la nostra Costituzione all’articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Chiediamo un intervento urgente e decisivo da parte del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara e del Governo per fare giustizia su questa situazione paradossale!
Marina Angelini
Sara Cristadoro
Antonella Di Diana
Carmela Di Santo
Susanna Guarducci
Valentina Parisi
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…