“Mai giudicare un libro dalla copertina”? Talvolta invece accade e può pure segnare la fortuna del suo autore. Una cosa simile è avvenuta a un libro giallo il cui autore ha scelto come copertina una rielaborazione grafica della targa che riporta il nome del suo ex liceo, il classico “Daniele Crespi” di Busto Arsizio, una delle scuole superiori più note del Varesotto.
La scelta però non è piaciuta alla dirigente che ha scritto un post sulla pagina Facebook della casa editrice, comunicando l’intenzione di “avviare una verifica sulla liceità dell’utilizzo dell’immagine dell’istituto presso ufficio legale del ministero dell’Istruzione, università e ricerca”.
Immediate le reazioni, scrive La Repubblica che riporta la vicenda, da parte di decine di utenti che così intendono difendere la libertà di espressione.
In ogni caso il libro sarebbe al vaglio dell’ufficio legale del Miur.
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L’autore tuttavia ribadisce: “al Crespi ho trascorso cinque anni meravigliosi. Il mio è stato un gesto d’affetto. Tra l’altro nel romanzo la scuola non viene mai nominata e rimane sullo sfondo. Il protagonista è un docente in pensione e tutti i nomi dei personaggi sono di fantasia. Ho sentito la preside e spero che la questione si risolverà a breve”.
E la preside assicura che “non si tratta di censura, ma di un dovuto accertamento di legittimità. Ho informato i miei superiori e sto seguendo la corretta procedura. Nessuno contesta il contenuto del romanzo, ma solo il fatto che l’unica rappresentante della scuola, ovvero io, non sia stata informata dell’uso del nome del liceo su una copertina. Ci siamo già accordati con l’autore per una futura presentazione del libro qui da noi”.
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