Il congiuntivo è la vittima illustre, in generale. La punteggiatura è carne da macello. Molto duro nell’intervista a QN (Il Giorno, il Resto del Carlino e La Nazione), lo scrittore Andrea Vitali. Il medico narratore punta il dito contro la tecnologia inerpicandosi in un paragone con la Grande Guerra: “Lingua italiana travolta nella Caporetto della rivoluzione degli sms, quelle macchioline nere che dividono le parole saltano come birilli. Vittime del progresso imposto dalla comunicazione contemporanea, ma ricordatevi: sono gli umili fantaccini a vincere la guerra”.
ESPERIENZA – “Una volta ho finito un capitolo con tre puntini e iniziato allo stesso modo quello successivo. Una cosa che a scuola, la scuola dei miei tempi, sarebbe stata segnata con la matita rossa e blu. Leggo molto e mi pare che la punteggiatura ancora si usi in modo abbastanza corretto. Sono convinto che sia necessario insistere, insegnandola
bene a scuola, però. Sulla tecnologia, che lo vogliamo o meno, non possiamo tornare
indietro. Abbiamo ormai cambiato il modo di comunicare. Facciamocene una ragione”
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…