Il congiuntivo è la vittima illustre, in generale. La punteggiatura è carne da macello. Molto duro nell’intervista a QN (Il Giorno, il Resto del Carlino e La Nazione), lo scrittore Andrea Vitali. Il medico narratore punta il dito contro la tecnologia inerpicandosi in un paragone con la Grande Guerra: “Lingua italiana travolta nella Caporetto della rivoluzione degli sms, quelle macchioline nere che dividono le parole saltano come birilli. Vittime del progresso imposto dalla comunicazione contemporanea, ma ricordatevi: sono gli umili fantaccini a vincere la guerra”.
ESPERIENZA – “Una volta ho finito un capitolo con tre puntini e iniziato allo stesso modo quello successivo. Una cosa che a scuola, la scuola dei miei tempi, sarebbe stata segnata con la matita rossa e blu. Leggo molto e mi pare che la punteggiatura ancora si usi in modo abbastanza corretto. Sono convinto che sia necessario insistere, insegnandola
bene a scuola, però. Sulla tecnologia, che lo vogliamo o meno, non possiamo tornare
indietro. Abbiamo ormai cambiato il modo di comunicare. Facciamocene una ragione”
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