Il congiuntivo è la vittima illustre, in generale. La punteggiatura è carne da macello. Molto duro nell’intervista a QN (Il Giorno, il Resto del Carlino e La Nazione), lo scrittore Andrea Vitali. Il medico narratore punta il dito contro la tecnologia inerpicandosi in un paragone con la Grande Guerra: “Lingua italiana travolta nella Caporetto della rivoluzione degli sms, quelle macchioline nere che dividono le parole saltano come birilli. Vittime del progresso imposto dalla comunicazione contemporanea, ma ricordatevi: sono gli umili fantaccini a vincere la guerra”.
ESPERIENZA – “Una volta ho finito un capitolo con tre puntini e iniziato allo stesso modo quello successivo. Una cosa che a scuola, la scuola dei miei tempi, sarebbe stata segnata con la matita rossa e blu. Leggo molto e mi pare che la punteggiatura ancora si usi in modo abbastanza corretto. Sono convinto che sia necessario insistere, insegnandola
bene a scuola, però. Sulla tecnologia, che lo vogliamo o meno, non possiamo tornare
indietro. Abbiamo ormai cambiato il modo di comunicare. Facciamocene una ragione”
Resta fermo il possesso dei requisiti e titoli prescritti per l’ammissione alla procedura concorsuale alla…
«Ho 20 anni e mi vedo bruttissima. Mi capita da quando ne avevo 13. Da…
Oggi, mercoledì 3 luglio alle ore 15.00 in diretta dalla Camera, il ministro dell’Istruzione e…
Se il salario è fondamentale per svogere un lavoro, altrettanto importante è la gratifica che…
Contro l’Autonomia differenziata, che dividerebbe il Paese in altrettante piccole autogoverni e fra cui avrebbe…
Danilo Dolci nasceva cent'anni fa, il 28 giugno, a Sesana, che allora era italiana…