Categorie: Generico

La Toscana approva la legge sugli organici regionali

La regione Toscana è pronta a gestire il personale delle scuole: lo stabilisce la legge n.  5 approvata il 3 gennaio scorso e pubblicata il 12 gennaio sul Bollettino Ufficiale della regione.
La legge modifica il Testo Unico sulle norme relative all’istruzione approvato già nel 2002 ed il regolamento applicativo dell’agosto 2003.
Adesso il nuovo regolamento, adottato anch’esso il  3 gennaio, insieme con la legge n. 5, parla chiaro:

– le istituzioni scolastiche autonome della Toscana indicheranno l’aumento o la diminuzione del numero di sezioni e di classi e le modalità di articolazione del tempo scuola;
– i comuni proporranno l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione;
– le province diranno la loro in merito all’istituzione o alla soppressione di nuove scuole, corsi, indirizzi e sezioni di qualifica nel secondo ciclo dell’istruzione.

Toccherà poi alla regione assegnare alle singole istituzioni scolastiche le risorse umane necessarie per realizzare l’attività programmata.
La decisione della regione Toscana è una logica conseguenza della sentenza n. 13 del 2004 con cui la Corte Costituzionale confermava che, alla luce dell’intervenuta modifica del Titolo V della Costituzione, "la distribuzione del personale docente tra le Istituzioni scolastiche autonome è compito  del quale le regioni non possono essere private".
Tutto questo non significa che il personale delle scuole passerà alle dipendenze dell’Assessore regionale, anche se verranno meno le competenze dell’Ufficio scolastico regionale che cesserà di avere una funzione di programmazione per assumere un ruolo di coordinamento tecnico.
Il passaggio al nuovo assetto non sarà immediato: la stessa legge regionale prevede che in una prima fase Regione e organi periferici del Ministero debbano collaborare strettamente fra di loro.
Nell’immediato è prevista anzi la stipula di una specifica intesa volta a definire le forme di collaborazione tra gli uffici dell’amministrazione regionale e gli uffici decentrati dell’amministrazione scolastica statale in ordine all’istruttoria per l’attuazione della programmazione regionale della rete scolastica e ai relativi adempimenti per l’amministrazione del personale.
Per il momento non si segnalano prese di posizione da parte delle organizzazioni sindacali anche se la legge toscana determinerà conseguenze di non poco conto non solo sulle modalità di erogazione del servizio ma anche sulle condizioni di lavoro del personale delle scuole.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Periodo di prova personale ATA, da due sei mesi a seconda del profilo di appartenenza: nota USR Piemonte

Il nuovo CCNL 2019/2021, all'art. 62, dispone che il periodo di prova per il personale…

18/07/2024

Braccialetto rosso ai genitori di una studentessa: non volevano che svolgesse gli esami di maturità

Se i genitori sono poco istruiti aumenta la possibilità di abbandono precoce degli studi: lo…

18/07/2024

Dl sport e scuola, D’Aprile (Uil Scuola): “973 unità ATA saranno rimosse senza possibilità di sostituzione”

Il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D'Aprile, ha espresso preoccupazione riguardo al decreto…

18/07/2024

Assegnazioni provvisorie, titolare su materia e specializzata sul sostegno, quale classe di concorso ha precedenza?

Con la nota ministeriale del 4 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha…

18/07/2024

Abbandono scolastico, aumenta se i genitori sono poco istruiti: lo dice l’ISTAT

Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli:…

18/07/2024

Scuole paritarie, dal PNRR 45 milioni per progetti contro la dispersione scolastica, la nota del MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi un avviso rivolto alle scuole secondarie…

18/07/2024