Per il terzo anno consecutivo è stata rinviata la valutazione dei dirigenti scolastici e per effetto di un accordo siglato tra il ministero dell’Istruzione e i sindacati anche quest’anno la valutazione dell’operato dei dirigenti scolastici non impatterà sulla parte variabile dei loro stipendi, mentre cresce la busta paga in media di 460 euro netti al mese.
I presidi infatti, in base alla normativa, devono compilare annualmente un “portfolio” di autovalutazione che indichi punti di forza e di debolezza, oltre che gli obiettivi di miglioramento, inviarlo al Miur e aspettare la “pagella” dei valutatori. Che dovrebbe costituire -ricorda Il Sole 24 Ore- la base per assegnare il “premio” di risultato. In pratica invece, anche nell’anno scolastico 2018/2019, questo meccanismo si ferma al primo tempo. E anche l’invio del portfolio diventa un’operazione facoltativa. Senza alcuna penalità. Risultato: numeri sindacali parlano di una riduzione dal 66 al 55% dei presidi che hanno compilato il questionario.
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