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La vita al tempo della DID. Cronaca di una mattina di “ordinaria follia”

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Dopo un lungo periodo in DAD, finalmente siamo tornati in DID.

Non mi pare vero! Rivedo i miei alunni di persona, seppure mantenendo le distanze, posso avere una lezione partecipata, posso ricevere un feedback da loro, posso valutare se sono attenti, se hanno capito!

Mah! Alla mia domanda se sono contenti di rivedersi e di essere tornati in classe, seppure una settimana sì e una no, con mia grande sorpresa, mi rispondono quasi tutti di no: il biennio perché entra presto, il triennio perché entra tardi, i pendolari perché comunque devono aspettare il bus per qualche ora e viaggiano con quelli del turno precedente o successivo, tutti perché non possono abbracciarsi, togliersi la mascherina, fare ricreazione fuori dall’aula… Spiego loro che in questo momento storico, non si può avere tutto, bisogna adattarsi ed essere contenti di non essere malati. Ma c’è chi ha sviluppato una fobia per chi abbassa la mascherina per mangiare, chi invece è depresso per lo stare a casa a distanza, chi non esce neppure con la mascherina FFP2 per fare un giro attorno all’isolato.

Ormai il disagio e le patologie dilagano e sono di tutti i tipi e di tutti i generi. Mi sento impotente. Cerco di rassicurare tutti, di farmi vedere serena e fiduciosa, di portare allegria, ma che fatica!

Questa mattina ho lezione dalle ore 9:55 alle 13:35. Biennio ingresso alle 8:00, triennio alle 9:55.

Guardo l’agenda, perché con tutti i cambiamenti di orario, da DID al 50%, poi tutta DAD, poi di nuovo DID al 50%, non riesco a memorizzare  né a che ora né dove si trovino le varie aule.

Allora: 4 E a distanza dall’aula n. 64 terzo piano, poi 2 B in presenza dall’aula n.77 terzo piano, poi un’ora a disposizione in 1 I a distanza aula n.49 secondo piano (mannaggia non è una  mia classe, devo creare una nuova aula virtuale), alle 13:35 in 3 B in presenza, aula n.51 secondo piano. Aiuto!

Con tanta buona volontà, comincio.

4E. Accidenti, non riesco a collegarmi. Chiamo il tecnico, che interviene prontamente e riallaccia il collegamento…finalmente ce la faccio. Intanto sono passati 15 minuti tra i miei tentativi e l’intervento del tecnico. Riesco ad interrogare una sola alunna, per fortuna preparatissima, per cui, in parte mi riconcilio col mondo, ma l’altro alunno, più lento e bisognoso di maggiore attenzione e tempo, devo rinviarlo alla prossima lezione. “Professoressa ci dobbiamo scollegare, sono le 10:40, ci sono i 10 minuti di disconnessione”. Certo ragazzi, subito, ci vediamo mercoledì prossimo. “No professoressa, la prossima settimana da lunedì a venerdì siamo impegnati col PCTO, ci rivediamo sabato prossimo”. Giusto ragazzi, non possiamo trascurare il PCTO!

Bene, ora ho un’ora in presenza. Mi dico che sarà sicuramente più fruttuosa.

2 B. Che bello ragazzi rivedervi di persona! Quasi non vi riconosco con la mascherina!

Vorrei fare il punto della situazione e assicurarmi che abbiano capito la lezione precedente. “Professoressa io mi giustifico, perché l’idea di tornare in presenza mi ha creato una crisi d’ansia, questa notte non ho dormito”. “Anche io mi giustifico, ho una crisi di panico, non mi sento bene, posso andare in bagno?”. Osservandoli con attenzione, mi rendo conto che non stanno mentendo. Anche in questa classe mi rassegno ad interrogare una sola alunna brava, per non ricevere ulteriori delusioni.

1 I. Accidenti, devo trovare l’aula 49 e formare la classe virtuale. Seguo la procedura, l’aula virtuale non si apre, riprovo, alla fine ci riesco, ma gli alunni non ci sono! Mi reco in segreteria e faccio chiamare l’alunno rappresentante di classe affinché chieda a tutti i compagni di entrare. Vi prego, collegatevi: dovrò mettervi tutti assenti!

Finalmente, alla spicciolata, gli studenti entrano nella classe virtuale. “Professoressa, scusi, ma non siamo stati avvisati dell’assenza della titolare e non trovando nessuna altra aula virtuale aperta, ci siamo scollegati. Sa è la quinta ora del sabato”. Va bene ragazzi, sono a disposizione per eventuali spiegazioni, altrimenti fate pure uno studio autonomo.

3 B. Sesta ora di lezione. Di nuovo in presenza. “Professoressa, ma oggi spiega?”. Certo ragazzi, dal momento che vi ho detto che non avrei interrogato, l’alternativa è spiegare. “Ma i concetti da studiare sono tanti”. Pazienza ragazzi, forse non li avete studiati mano a mano che ve li proponevo. Nel bel mezzo della spiegazione di un concetto: “professoressa sono le 13:25, ci sono i 10 minuti di disconnessione, la lezione è terminata”.  Certo ragazzi, alla prossima volta.

Maria Adelaide Filograsso