#labuonascuola, Gilda: risposte consultazione on line siano trasparenti
“Le risposte ai questionari on line sul piano “La buona scuola” devono essere rese pubbliche, non possono restare nelle segrete stanze del presidente del Consiglio e del Miur. Se il governo non rispetta il principio di trasparenza, tanto declamato da Renzi sin dall’inizio del suo insediamento a Palazzo Chigi, la consultazione telematica rischia di diventare una farsa”. E’ quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
“Manca chiarezza sul numero di visite al sito predisposto dal governo e di questionari compilati perché non ci sono dati ufficiali messi nero su bianco. Le uniche cifre disponibili sono quelle comunicate da Renzi nei suoi video e dal ministro Giannini durante le interviste. Secondo fonti giornalistiche – prosegue Di Meglio – i questionari compilati sarebbero circa 30mila, praticamente un flop se si considera che i cittadini potenzialmente interessati al piano del governo sarebbero 8 milioni tra insegnanti, famiglie e alunni”.
“La vera consultazione – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – è quella che stiamo portando avanti noi con le assemblee nelle scuole a cui stanno partecipando migliaia di insegnanti, impegnati ogni giorno nelle aule con gli studenti a fare davvero la buona scuola”.