L’aggettivo verbale può essere usato al posto di orale?
A questa domanda ha recentemente risposto l’Accademia della Crusca nella rubrica La Crusca Risponde.
In particolare, il quesito era stato avanzato da un giovane studente che si era visto correggere dalla sua docente la seguente frase: “La parola info mi disturba sia in forma scritta che verbale”.
“Il significato di quanto espresso – scrive Elisa Altissimi dell’Accademia – sarebbe certamente ben chiaro a tutti coloro che lo ascoltassero, ma altrettanto certamente tutti si aspetterebbero l’aggettivo ORALE: “La parola info mi disturba sia in forma scritta che orale”.
Infatti, sebbene utilizzare VERBALE al posto di ORALE, come ha fatto lo studente, non sia, in linea di principio, errato, tuttavia è necessario tener presente che per stabilire la correttezza di una parola non ci si può basare solo ed esclusivamente sulla consultazione dei dizionari, ma si deve prestare attenzione anche al contesto che la circonda e che, spesso in modo determinante, aiuta a decidere se sia più o meno adeguata.
In conclusione, dunque, – scrive la Crusca – “possiamo dire che il nostro lettore ha usato l’aggettivo verbale in un’accezione non sbagliata, ma inappropriata al contesto. La correzione della docente intende esortarlo a fare maggiore attenzione al contesto e ai rapporti che intercorrono tra le parole, che spesso richiedono un sostantivo o un aggettivo più adeguati, per rendere l’enunciato ineccepibile sotto ogni punto di vista“.