Per l’assessore all’Istruzione e Lavoro della Regione Piemonte, in contrapposizione a chi teme il rischio che diventi un “viatico per il lavoro gratuito e privo di tutele di schiere di ragazzini”, “l’alternanza scuola-lavoro, così come il cosiddetto sistema duale nell’ambito della formazione professionale rappresentano strumenti importanti per contrastare la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile”.
“I percorsi in cui alla didattica in aula si affianca la formazione in azienda riescono infatti, da una parte, a rispondere meglio alle aspirazioni dei giovani, che possono misurarsi da subito con attività pratiche legate al proprio corso di studi, dall’altra svolgono quella cerniera di collegamento tra due mondi, quello dell’istruzione/formazione e quello imprenditoriale, che per troppo tempo in Italia non hanno dialogato tra loro”.
“Non è un caso – ha aggiunto l’assessore – se i paesi europei con i tassi di disoccupazione giovanile più bassi sono quelli in cui la formazione è progettata insieme alle imprese. I percorsi di alternanza scuola-lavoro offrono infatti agli studenti l’opportunità di inserirsi, in periodi determinati, in contesti lavorativi all’interno di aziende, enti, associazioni, in cui possono sviluppare quelle competenze indispensabili al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro. Si tratta a tutti gli effetti di un’occasione formativa”.
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