In un articolo pubblicato su ScuolaOggi.com dal titolo “Solo lamentarsi non è costruttivo” si scrive in merito al fatto che lamentarsi nella vita non genera nessun risultato positivo.
“Solo lamentarsi, su tutto e con tutti, si legge nell’articolo, non è per niente costruttivo e negli ultimi tempi si è molto diffusa la moda, l’abitudine, la sottocultura di lamentarsi, sia nei cittadini giovani che meno giovani.
Secondo me queste energie andrebbero utilizzate meglio, anche perché lamentarsi e non fare niente, è la strada più facile, ma non produce niente di buono, sia per sé che per gli altri. Queste energie dovrebbero essere utilizzate per costruire programmi, progetti e prendere consapevolezza che è meglio indirizzarle per una spinta al cambiamento, per costruire una società equa, più giusta per tutti i cittadini”.
Il riferimento chiaramente è indirizzato verso gli insegnanti che non si sono rassegnati ai cambiamenti introdotti dalla legge 107/15.
Ma navigando in rete si può trovare di più. Infatti, in un altro articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano si scrive: “Recenti ricerche scientifiche fatte anche alla Stanford University hanno dimostrato che ascoltare per più di 30 minuti al giorno contenuti intrisi di “negatività” nuoce livello cerebrale.
La lamentela viene processata in quella parte di cervello dedicata alle funzioni cognitive normalmente usata per risolvere i problemi e la sua presenza causa letteralmente una rimozione di neuroni”.
Insomma lamentarsi non solo non è costruttivo, ma nuoce a livello cerebrale, ergo si deve accettare tutto in silenzio e a capo chino, perché non sia mai che attraverso comportamenti troppo combattivi, si dovessero confutare le ricerche scientifiche della Stanford University.
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