La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, pianificando “controlli rigorosi”, in vista delle festività pasquali, ha spiegato che verranno “intensificate tutte le misure di prevenzione analogamente a quanto avviene in occasione delle più importanti festività, con un dispositivo di circa 70 mila donne e uomini in divisa. E come l’anno scorso, bisognerà tenere conto delle limitazioni imposte in tutta Italia per contenere la diffusione del Covid 19, con specifici servizi programmati a livello territoriale che riguarderanno, in particolare, le aree urbane più esposte al rischio di assembramenti, i parchi, i litorali più frequentati, le arterie stradali e autostradali, le stazioni ferroviarie, i porti e gli aeroporti”.
E poi, nella stessa intervista al Messaggero, ha pure sottolineato che la prossima “sarà un’estate in sicurezza con i più giovani vaccinati”, questo perché, secondo la ministra, “cresce, soprattutto tra i ragazzi, un senso di stanchezza e di mancanza di fiducia per il futuro. Ma non è il momento di abbassare la guardia, e di far venir meno quel senso di responsabilità dimostrato finora: perché i progressi registrati dalla campagna per i vaccini fanno finalmente intravvedere un orizzonte diverso che ci consentirà di tornare gradualmente alla normalità”.
“I ragazzi stanno pagando un prezzo alto: in termini di assenza forzata dalle aule di scuola e delle Università, di riduzione degli spazi di socialità e della libertà di viaggiare per motivi di studio e di vacanza. In vista dell’estate, per limitare al massimo il contagio, c’è bisogno di uno sforzo straordinario: ora che è stato raggiunto l’accordo con le Regioni per l’utilizzo della rete delle farmacie, tra maggio e giugno dovremmo iniziare a vaccinare anche le classi di età dei più giovani che, notoriamente, si spostano e socializzano più delle altre”.