Sebbene l’istruzione sia considerata nell’ambito della sfera delle responsabilità in virtù del principio di sussidiarietà, i governi hanno deciso di definire azioni livello europeo che permettano ai giovani europei di studiare, formarsi e svolgere attività di volontariato all’interno dell’Unione Europea e permettere agli insegnanti di formarsi in un altro Stato membro. La raccomandazione offre un quadro legale non vincolante e il "Piano di Azione per la Mobilità" viene presentata come una scatola contenente 42 misure dalle quali gli Stati possono attingere a seconda delle loro priorità. Tali misure comprendono l’eliminazione delle barriere legali e amministrative, l’incoraggiamento dell’apprendimento di almeno due lingue comunitarie, la preparazione linguistica preliminare per poter vivere all’estero, lo sviluppo di proposte di supporto finanziarie (borse di studio, prestiti), la promozione e l’acquisizione di qualifiche prese all’esterno del proprio paese a l’accesso all’informazione su tutti gli aspetti della mobilità. La raccomandazione contiene un importante anticipazione, nel senso che permette ai cittadini non appartenenti all’Unione Europea di prendere parte ai programmi comunitari sul tema dell’istruzione, della formazione e della gioventù. Il piano di azione per la Mobilità sarà aggiunto all’agenda del Consiglio Europeo a Nizza a Dicembre per la sua formale adozione. Ulteriori informazioni possono essere reperite al seguente indirizzo Internet:
http://ue.eu.int/newsroom/main.cfm?LANG=1
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