Dalla nostra corrispondente a Roma
Bandiere a mezz’asta a Montecitorio in ricordo delle Foibe, nella giornata di incontri fra il premier incaricato Mario Draghi e i sindacati.
Abbiamo intervistato in ESCLUSIVA SULLA SCUOLA i segretari generali di Cgil, Cisl e Ugl.
“La Dad ha fatto emergere che noi non siamo un Paese digitale” chiarisce Maurizio Landini, segretario della Cgil. “Per riaprire le scuole a settembre dobbiamo già parlarne adesso. E’ necessario che si ritorni tutti in classe il 1° settembre“, precisa.
“Noi siamo pronti per confrontarci anche su eventuali recuperi a giugno, tenendo conto delle diversità territoriali” conclude.
“Abbiamo illustrato al professor Draghi quelle che per noi sono le priorità da affrontare. Ci sono alcuni temi emergenziali, tra cui quello della scuola“. Così la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, al termine dell’incontro con il premier incaricato.
“Se la scuola è la leva importante per il futuro bisogna iniziare a stabilizzare i precari. Se non si prendono provvedimenti seri e immediati la scuola inizierà con 220.000 supplenti” precisa.
Sempre sulla scuola, ma con attenzione anche all’edilizia scolastica, il segretario della Ugl Francesco Paolo Capone sottolinea: “Oltre all’assunzione dei precari, chiediamo maggiore sicurezza e locali messi a norma nei quali svolgere le lezioni“.
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