Maurizio Landini, leader della Cgil
Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, dichiara a Repubblica: “Rischiamo di tornare a politiche di austerity, in Italia e in Europa. Nel silenzio generale il governo taglia la sanità e la scuola, non rinnova i contratti pubblici, non contrasta anzi alimenta la precarietà. E si è bloccato sul Pnrr”.
“È inaccettabile non usare presto e bene i fondi per il dissesto idrogeologico e intanto pensare di togliere la ricostruzione delle terre alluvionate dell’Emilia Romagna a chi conosce bene il territorio”.
Rispetto alle critiche di Fitto alla Corte dei Conti, Landini commenta:
“Non si risolve con i bavagli” le critiche provenienti dalla Corte dei Conti. “ I numeri sono numeri, i conti sono i conti. E anche i ritardi sono ritardi. Si assumano le responsabilità e facciano le loro scelte”. Intanto “crescono solo i profitti e gli extraprofitti. La maggioranza del Paese non si è accorta che l’economia va meglio”.
Martedì da Meloni a Palazzo Chigi “andremo e ascolteremo. Vediamo che si torna a parlare di pensioni. C’è anche l’inflazione e la produttività: cosa significano? In questi cinque mesi il governo è andato avanti su tutto senza mai discutere con nessuno. Con Cisl e Uil confermeremo le nostre proposte della piattaforma unitaria. E faremo notare quel che manca: sanità, rinnovo dei contratti, precarietà, subappalti, Pnrr. E che si continua a morire sul lavoro”.
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