Nel 2015, come previsto dal Piano Nazionale Scuola digitale, è arrivato in ogni istituto l’animatore digitale, una figura che, sostituendo la “funzione strumentale”, dovrebbe avere un ruolo di primaria importanze nelle scuole, ma del cui strategico ruolo solo ora, nell’emergenza del contagio, ci si sta rendendo conto, visto pure la svolta che la didattica na distanza ha preso nell’ultimo periodo costretta a confrontarsi con gli strumenti tecnologici per non lasciare da soli gli studenti.
Sappiamo infatti delle difficoltà di tante scuole e di tanti insegnanti alle prese coi marchingegni tecnologici per cui oggi più che mai questa figura dovrebbe contribuire a togliere per quanto è possibile gli impedimenti oggettivi, portando pure avanti un rinnovamento e un nuovo modo di intendere la scuola, la tecnologia e pure la didattica.
Diciamo subito che l’animatore digitale, oltre a essere una figura di sistema, deve essere un docente scelto dalla scuola, visto che deve essere in essa integrato, conoscere il PTOF e soprattutto la comunità scolastica, mentre la sua formazione è affidata alle strutture a carico del Miur.
Il suo compito, con uno stanziamento annuo di 1000 euro per scuola, è quello di presentare progetti annuali che vengono, se approvati, inseriti nel POF; deve coordinare la diffusione dell’innovazione e le attività del P.N.S.D. previste nel Piano triennale dell’offerta formativa.
Ma il suo lavoro principale consiste nella Formazione interna dei docenti, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi e favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la scuola; favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione per esempio di workshop; Creazione di soluzioni innovative come l’uso di particolari strumenti per la didattica , la pratica di una metodologia comune, informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti.
L’animatore si trova a collaborare con l’intero staff della scuola e in particolare con gruppi di lavoro, operatori della scuola, dirigente, DSGA, soggetti rilevanti, anche esterni alla scuola, che possono contribuire alla realizzazione degli obiettivi del PNSD.
Dovrebbe infine coordinarsi con altri animatori digitali sul territorio, per la creazione di gruppi di lavoro.
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