Non potete più rinviare le problematiche relative alla messa in sicurezza degli edifici scolastici e la qualità delle strutture edilizie. Di fronte a una media di 44 crolli all’anno, una scuola su quattro con manutenzione inadeguata e solo il 3% in ottimo stato, non si può stare tranquilli, né si può continuare ad accettarlo.
La sicurezza nelle scuole al 1° posto
Dunque anche per l’Anp il problema della sicurezza nelle scuole è di estrema gravità, considerato che investe circa otto milioni di studenti, per lo più minori, circa un milione di lavoratori e non può essere risolto riferendosi a controlli su presunte inadempienze organizzative dei dirigenti scolastici.
La vicenda dell’adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antincendio è emblematica, precisa l’Anp in una nota: decorso il termine per la messa a norma (31 dicembre 2017) quasi nulla è cambiato. Peraltro, il 18 aprile 2018, il ministero dell’interno ha diramato una chiosa che sembra indirizzare l’attività di controllo a carico dei dirigenti scolastici con la pretesa che siano solo questi ultimi a dover risolvere le diffuse e vistose carenze edilizie con misure di carattere meramente organizzativo, non considerando che la proprietà degli immobili è degli enti locali.
Un percorso legislativo
Altre dovrebbero essere le strade, scrive ancora l’Anp: sarebbe molto agevole avviare un percorso legislativo che permetta un adeguamento con scadenze progressive alle norme di sicurezza antincendio nelle attività scolastiche. La progressività consentirebbe di avviare un percorso con garanzie di fattibilità, con scadenze controllabili e verificabili dai cittadini.
Il dissesto idrogeologico
L’Anp, inoltre, non comprende le ragioni dell’inaspettata chiusura della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza e la riqualificazione degli edifici scolastici che da quattro anni svolgeva un ruolo di supporto e di accompagnamento per l’utilizzo dei fondi dedicati alla sicurezza delle scuole.