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L’Anquap risponde alla Flc Cgil sui direttori sga

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In relazione al documento FLC CGIL pubblicato su Tecnica della Scuola l’Anquap risponde come segue.

Nel tempo i DSGA hanno subito:

  • la temporizzazione in luogo della ricostruzione di carriera, all’atto del primo inquadramento nel ruolo direttivo avvenuto il 1° settembre 2000;
  • il divieto di accesso al FIS per prestazioni aggiuntive ed anche quello ai fondi per la valorizzazione professionale;
  • un incremento irrisorio dell’indennità di direzione, quota base, con il CCNL del 2018 (appena € 6,50 mensili, meno degli Assistenti e dei Collaboratori scolastici);
  • il rifiuto di aumentare da € 30,00 € a € 45,00 il parametro dell’indennità di direzione quota variabile, da calcolare sul personale docente e ATA, come proposto dal Ministero per il MOF dell’a.s. 2020/2021.

L’ipotesi di CCNL del 14/7/2023 è regressiva per i Direttori SGA poiché:

  • istituisce un ruolo che già c’è dal 1° settembre 2000;
  • impoverisce il profilo professionale oggi esistente eliminando compiti di formazione, tutoraggio e incarichi ispettivi;
  • abbassa il requisito culturale d’accesso al ruolo di Direttore SGA (laurea breve in luogo di laurea magistrale);
  • impone un incarico a termine per l’elevata qualificazione e l’incarico ad interim in altra scuola per sostituire il DSGA assente, con il pagamento di un compenso assolutamente inadeguato.

Inoltre, sempre la stessa ipotesi, determina uno schiacciamento in basso del sistema di classificazione ed elimina, improvvidamente, l’area dei Coordinatori Amministrativi, istituendone una fantomatica di Funzionari.

Infine, introduce una progressione tra le aree che esclude procedure selettive e consente l’accesso al ruolo di Direttore SGA anche con il semplice diploma e dieci anni di servizio come Assistente.

Per quanto sinteticamente rappresentato, adeguatamente motivato in più segnalazioni rivolte ai Ministri Zangrillo e Valditara, l’Anquap non vede valorizzazione alcuna ma reale regressione del ruolo del DSGA, per il quale non si prevede nessun incremento dell’indennità di direzione parte variabile ferma da oltre 15 anni.

IL PRESIDENTE ANQUAP

Giorgio Germani

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