Ventidue ricorsi al TAR sono fermi a causa dell’ostruzionismo dell’Ufficio Scolastico Regionale, che ignora le proprie responsabilità nei confronti dei candidati respinti.
Scriviamo questa nuova comunicazione come gruppo di candidati che sono stati respinti alla prova orale del Concorso per docenti della classe A012 (Italiano e storia nella scuola secondaria di secondo grado), prova che si è svolta in estate presso l’Istituto Comprensivo Pier Cironi di Prato e che ha riportato una percentuale di respinti del 27%, un dato inspiegabilmente superiore ai tassi registrati nelle altre Regioni (dove la percentuale di bocciature in media non arriva al 5%).
Già ad agosto ci eravamo rivolti alla stampa per denunciare le numerose irregolarità procedurali e il clima di ostilità aperta e ingiustificata in cui si stavano tenendo i colloqui, e avevamo puntato il dito contro la poca professionalità della Commissione esaminatrice e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana.
Da subito, quindi, ci eravamo attivati perché l’USR ascoltasse le nostre perplessità o eventualmente rispondesse delle proprie responsabilità in sede amministrativa. Ogni nostro tentativo in questa direzione, tuttavia, è stato pesantemente ostacolato. In particolare,
● Nonostante una prima richiesta di accesso agli atti immediatamente inoltrata via PEC dai candidati respinti (oltreché da molti dei promossi) a operazioni ancora in corso,
● Nonostante la diffida inviata in data 14 agosto – quattro giorni dopo la fine dei colloqui – firmata da cinquanta candidati affinché l’Ufficio non procedesse con la pubblicazione delle graduatorie di merito finali, come invece è avvenuto, obbligandoci così a procedere tramite ricorso al TAR,
● Nonostante l’Ufficio ci abbia obbligato a presentare una nuova richiesta di accesso agli atti in data 6 settembre, con modulo da loro predisposto, ignorando immotivatamente e del tutto arbitrariamente le richieste precedenti (operazione che ha ristretto di molto i tempi disponibili per la preparazione della documentazione per i ricorsi),
Ad oggi l’USR non ha ancora inviato la documentazione completa che avevamo diritto di ricevere entro 30 giorni dall’inoltro della richiesta. Per questo, ventidue persone dovranno sostenere ulteriori costi (già onerosi in partenza) per procedere con un ricorso al TAR, e saranno costrette a veder dilatare ulteriormente i tempi necessari a ricevere un responso.
Ventidue persone, lo ricordiamo, che sono circa un terzo dei candidati respinti: molti, fra gli altri, hanno deciso di non procedere con il ricorso proprio perché scoraggiati dall’impegno economico, dalla lunghezza del procedimento o dal non poter avere in mano le carte – cioè le motivazioni delle bocciature richieste all’USR – e dover quindi procedere “alla cieca”.
L’ostruzionismo da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale non fa che aggravare la pessima gestione della procedura concorsuale, e ci dà modo di sospettare che gli atti relativi al nostro concorso siano parziali, mancanti, o irregolari. In ogni caso, questo atteggiamento rappresenta una grave mancanza di rispetto nei confronti nostri e di tutta la categoria. La maggior parte di noi è inserita da tempo in un sistema scolastico che ci obbliga di fatto alla precarietà. Vedersi per l’ennesima volta ricattati, economicamente e psicologicamente, è assolutamente inaccettabile.
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