La notizia del giorno è sicuramente l’arresto della dirigente scolastica colta in flagranza di reato con l’accusa di peculato per aver utilizzato l’auto di servizio per motivi personali.
Tanti hanno espresso il proprio disappunto per la misura cautelare disposta per la dirigente scolastica, incensurata. Tra i lettori “indignati” c’è anche l’ex direttore de La Repubblica, Mario Calabresi: “La preside di un istituto superiore di Imperia usa l’auto della scuola per andare in vacanza in Francia e al ritorno viene arrestata! Si faccia l’indagine e la si licenzi, ma che follia è metterla in carcere. Si è perso il senso della misura“.
Tra le voci a favore dell’arresto, invece, c’è il consigliere comunale Imperia per il Movimento Cinque Stelle, Maria Nella Ponte: “C’è già chi si indigna per l’arresto della preside a fronte di quello che in molti considerano una bagattella. – scrive Ponte – Mi permetto una riflessione sulla situazione in cui fino ad oggi ha versato la scuola pubblica in Italia (senza addentrarci sulla mancanza di PC, supporti informatici, laboratori scientifici e cose che potrebbero essere considerate “un di più” rispetto all’essenziale). Spesso gli edifici oltre che fatiscenti non sono neanche a norma, non ci sono soldi per il riscaldamento, non viene fornita neanche la carta igienica. In questo contesto, con i disagi e i rischi che i nostri ragazzi corrono andando a scuola, siete sempre sicuri che usare per scopi privati l’auto della scuola (anche la benzina?) sia di così poco rilievo, quantomeno morale?”.
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