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L’arte di dormire bene: saggio di Foster sull’orologio biologico

Aprile dolce dormire, ma anche chi dorme non piglia pesci e ancora: dormire è come morire, diceva Amleto. E poi alcuni presidi hanno capito che fare iniziare le lezioni a scuola a metà mattinata, coi ragazzi sazi di sonno, il rendimento della scolaresca migliora di molto. La mancanza di sonno infatti è più problematica soprattutto per gli adolescenti, che a volte si addormentano in classe dopo essere stati sui social o alle prese con i videogiochi per tutta la notte, fino alle prime ore del mattino. 

Il sonno insomma è come mangiare e bere, per cui curarlo e ammansirlo, rispettarlo e tenerlo sempre efficiente è un lavoro che dobbiamo effettuare con scrupolo, se non vogliamo stare male. 

Del sonno inoltre, il 17 marzo si è festeggiata la Giornata Mondiale, proprio perché esso è ritenuto importantissimo per vivere a lungo, per rimanere in forma, per valorizzarsi nel sociale e stare bene in famiglia, per essere lucidi e creativi.

A rimarcare questi concetti, coi termini della scienza e della ricerca accademica, il libro di Russell Foster, L’arte di dormire bene. Conosci il tuo orologio biologico per riposare meglio, lavorare meglio, sentirti meglio? Come migliorare il benessere generale, il metabolismo, la forma fisica e l’aspettativa di vita seguendo alcuni consigli pratici,  Aboca, 420 pp., 28 euro

Il nostro corpo infatti è guidato da un orologio biologico che sa quando è il momento migliore per dormire, mangiare, pensare, una regolazione interna – chiamata ritmo circadiano – che ci permette di funzionare in maniera ottimale in base alle esigenze primarie imposte dal ciclo giorno/notte. Il nostro corpo, infatti, ha bisogno delle sostanze giuste nel posto giusto, nella quantità giusta, al momento giusto della giornata.

Per tanto tempo si è pensato che nel sonno il cervello semplicemente “si spegne”, ma in realtà si tratta di uno stato complesso, di un cambiamento fondamentale. Anche se l’attività fisica del corpo si ferma, avvengono processi cellulari importantissimi legati al metabolismo, le tossine che si accumulano durante quest’attività vengono elaborate, rese non dannose e poi eliminate. Inoltre le informazioni raccolte durante il giorno diventano nuovi ricordi e, cosa non meno importante, nuove idee.

E ancora. Come il corpo ha bisogno di proteine, enzimi, grassi, carboidrati ecc per evitare vulnerabilità alle infezioni, al cancro, all’obesità, al diabete di tipo 2, ai disturbi cardiaci, ha bisogno, secondo la scienza degli orologi biologici svelati dagli studi di  Foster, del sonno.

Ma non solo questo nel bellissimo libro dello studioso inglese. Egli ci dice pure che dal sonno dipendono perfino l’umore e la capacità decisionale e la loro variazione nell’arco della giornata, mentre il rischio di divorzio è più alto tra chi fa i turni di notte, sfatando i miti come quello secondo cui la melatonina sarebbe l’“ormone del sonno” o che il valore medio delle ore di sonno è uguale per tutti. Infatti sarebbe molte le variabili che entrano in gioco e sarebbe piùcorretto dire che taluni elementi agiscono come “indicatori biologici del buio”.

Il sonno, insomma, illustra con particolari sorprendenti lo studioso, coi nostri ritmi circadiani, legati ai ritmi biologici che ci aiutano ad aumentare le nostre possibilità di successo in un mondo dinamico, deve essere assecondato per condurre un’esistenza più soddisfacente, vivere più a lungo e essere più felici. E infatti, recita lo stesso titolo, dormire è un’arte e come tutte le arti ha bisogno di essere accudito, vigilato, coccolato, assecondato, curato, amato.

Pasquale Almirante

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