Un metodo particolare per insegnare latino: questo è quello che applica un giovane docente di un liceo di Monza, che ha anche aperto, insieme ai suoi studenti, un canale Instagram dal nome “Ludendo discimus” in cui si pubblicano veri e propri meme e vignette divertenti in lingua latina.
Tutti i post in questo profilo sono in latino e anche i commenti. Il docente, come riporta MonzaToday, parla in latino anche in classe con gli alunni. “Si lavora in gruppo – ha spiegato il professore -. Si affrontano diverse tematiche della vita degli antichi romani: usi, costumi, storia, il matrimonio, aspetti diversi della vita quotidiana. I ragazzi scrivono direttamente il testo del post, con relativa descrizione anche in italiano e in inglese”.
“Un lavoro multidisciplinare con l’obiettivo di promuovere la lingua latina, che a dispetto delle dicerie non è affatto una lingua morta – prosegue -. In questo lavoro vengono valutate le competenze digitali, quelle linguistiche, la capacità di lavorare in gruppo. I ragazzi sono molto motivati e la pagina Instagram pian piano sta crescendo”.
Il docente è uno dei pochi in Italia ad insegnare il latino attraverso il metodo appreso all’Accademia Vivarium Novum di Frascati. “Questo metodo non l’ho inventato io, ma anzi è antico – aveva spiegato -. Anche io ho studiato il latino secondo il metodo tradizionale che, alla fine, te lo fa amare o odiare. In Università sono entrato in contatto con questa Accademia e mi sono innamorato di questo metodo di insegnamento. Che non parte dalla teoria, ma direttamente dalla pratica linguistica. Il cosiddetto metodo induttivo contestuale. Un metodo usato fino alla fine dell’Ottocento dai grandi poeti ma che poi è stato sostituito da quello della scuola tedesca con quale abbiamo tutti studiato. Il latino non è una lingua morta ma una lingua immortale. Come tutte le lingue si apprende parlandola”.
“La grande vittoria è soprattutto quel rinforzo positivo che si trasmette allo studente che non vede più il latino come un ostacolo, ma impara con passione arrivando a leggere e comprendere il profondo contenuto dei testi antichi. Testi che ancora oggi sono attuali”, ha concluso.
Si è parlato di recente dell‘introduzione del latino come materia anche alle medie: “Bisogna reintrodurre lo studio del latino nella scuola media per facilitare apprendimento della lingua italiana, potenziare l’insegnamento di storia e geografia, estendere l’educazione motoria dalla prima elementare”, anziché solo in quarta e quinta primaria, “ridare dignità di materia a educazione civica ed educare una cittadinanza europea”: la richiesta arriva da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief ed è stata formulata a Roma, giovedì 30 maggio, nella sala Conferenze di Fratelli d’Italia, durante un convegno organizzato sulla riforma dei programmi ministeriali con la sottosegretaria Paola Frassinetti, la senatrice Ella Bucalo e tanti altri parlamentari.
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