Screen - Radio Deejay
Laura Pausini, classe 1974, una delle più celebri cantanti italiane nel mondo, è madre di una bambina di undici anni. Ai microfoni di Radio Deejay la cantante ha parlato innanzitutto della sua esperienza a scuola e poi di quella da madre, oggi.
“Ero più brava nelle materie umanistiche, quello che si dice per dire che eri un somaro”, ha esordito con ironia. “In chimica e fisica non ero brava, la mia materia preferita era storia dell’arte. Mi piaceva scoprire tutte le pazzie che facevano questi artisti veri”
“Avrei voluto fare l’Accademia delle Belle Arti ma poi sono andata a Sanremo. Però è servito. Vedi tutto il testo della vita con una prospettiva sempre legata alla parte artistica. Io sapevo benissimo che volevo fare l’architetto o l’interior designer”, ha raccontato.
Poi, su sua figlia: “Ha undici anni e ha il cellulare. Dobbiamo controllarla. I ragazzi di oggi conoscono delle cose un po’ troppo presto. Io preferirei che lei me le chiedesse, è il sogno di tutti i genitori. Faccio in modo che possa essere aperta alla conoscenza delle lingue. Voglio capire cosa vuole fare, faccio domande alle sue amiche”, queste le sue parole.
Di recente anche la cantante Giorgia, altra voce simbolo della musica italiana, ha condiviso la sua esperienza da madre. “Mio figlio mi dice che sono un po’ rompiballe perché chiedo di riordinare o fare i compiti. Studiamo insieme… Abbiamo cambiato liceo, ora facciamo uno scientifico vicino a casa. Mi ha detto: preferisco andare a scuola fino alle 8 di sera piuttosto che studiare con te. Sono severa: del resto volevo fare l’insegnante, dopo il liceo linguistico ero avviatissima alla facoltà di Lingue. Poi niente, andavo a fare i soundcheck con i libri sotto braccio, e dopo Sanremo non ce l’ho fatta più a studiare. Mi sono fermata a sei esami”, queste le sue parole.
Ecco poi alcune battute sulla sua routine a casa: “Ogni giorno viene una signora a pulire, ma è impossibile. La scena è: io che aspiro ossessivamente, entra mio figlio in casa e gli chiedo: come è andata a scuola? Risponde, ma non sento”.
“Siamo in grande sintonia, perché io ascolto la musica sua, non perché lui ascolta la mia. Ogni tanto mettiamo anche cose ‘che c’erano prima’, io ascoltavo Busta Rhymes, il rap degli anni ’90. Ma niente, ci sentiamo Tha Supreme e Anna. È giusto che ascolti la musica della sua generazione e mi piace che oggi ci sia una valanga di musica italiana, questo rap, trap, pop”, ha aggiunto.
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