Circa due anni fa la risposta alla proposta del conferimento di una laurea honoris causa a papa Bergoglio fu: “Il Papa non accetta onorificenze”, riaprendo la discussione su un titolo di studio onorifico datato, anomalo e, in definitiva, da abolire.
Datato in quanto risale a un regio decreto del 1933, il n. 1592, nel quale all’art. 169 si legge: “La laurea ad honorem può essere conferita soltanto a persone che, per opere compiute o per pubblicazioni fatte, siano venute in meritata fama di singolare perizia nelle discipline della Facoltà o Scuola per cui è concessa”. Anomala perché, che mi risulti, l’Italia è uno dei rari paesi al mondo a rilasciare questo tipo di onorificenza.
In altre nazioni il riconoscimento, per i motivi summenzionati, avviene con il conferimento del titolo di “dottore di ricerca” honoris causa a persone già in possesso della laurea, conseguita a seguito di un regolare percorso di studi.
Da abolire perché crea decisamente un’inaccettabile disparità dal momento che, come si legge nello stesso decreto “la laurea ad honorem attribuisce tutti i diritti delle lauree ordinarie”, la qual cosa non significa solo che chi riceve questa onorificenza può fregiarsi del titolo di “dottore” – atteso che al titolo accademico onorifico è conferito pieno valore legale, senza dover affrontare il lungo e difficile travaglio di anni di studi e sacrifici, con il superamento di un notevole numero di esami, tra i quali quello conclusivo di laurea – ma anche che la persona insignita dell’onorificenza può esercitare l’attività relativa.
In pratica, se ipoteticamente papa Francesco avesse accettato la laurea honoris causa di dottore in medicina, che volevano attribuirgli, avrebbe potuto anche chiedere l’assunzione in un ospedale o visitare gli ammalati, con tanto di ricettario e prescrizioni.
Una vera e propria assurdità, anche perché, rimanendo al caso specifico, una cosa è curare le anime, attività che il nostro Papa ha sempre svolto e continua a svolgere, in maniera egregia, senza avere per questo bisogno di una laurea, tutt’altra attività è sanare le malattie del corpo, per la qual cosa occorrono competenze e saperi che si possono acquisire solo attraverso un regolare corso di laurea, con anni di studio e di applicazione.
Gennaro Capodanno